Altri due corpi ritrovati a Pompei dopo l’eruzione

Altri due corpi ritrovati a Pompei dopo l’eruzione

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Nell’area di scavo della Regio IX di Pompei sono stati trovati due corpi vittime dell’eruzione, un uomo e una donna con un tesoro di monete e gioielli. La coppia si rifugiò in un cubicolo durante l’eruzione del Vesuvio, ma venne intrappolata dai flussi piroclastici. Il Progetto Archeologico di Pompei si focalizza sulla messa in sicurezza e valorizzazione del sito, con nuovi investimenti per scavi futuri. Il recupero di dati antropologici offre uno sguardo dettagliato sulla vita quotidiana degli antichi pompeiani. L’importanza di queste scoperte conferma Pompei come un luogo unico nel territorio vesuviano, con prospettive di ulteriori sviluppi e investimenti nel settore archeologico e di valorizzazione del patrimonio.

Rinvenimenti nell’area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei

Continuano i rinvenimenti nell’area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei. Sono in corso indagini archeologiche per la messa in sicurezza dei fronti di scavo. Il più recente ritrovamento è un ambiente dove sono state trovate due vittime dell’eruzione. Un uomo e una donna, la donna portava con sé un piccolo tesoro di monete d’oro, d’argento e bronzo, e alcuni monili preziosi. Questo ambiente, utilizzato come stanza da letto provvisoria durante i lavori di ristrutturazione.

Il progetto di scavo ha l’obiettivo di migliorare la tutela e l’assetto idrogeologico dei fronti di scavo, concentrandosi sul restauro, la salvaguardia e l’accessibilità del patrimonio. Si stanno anche pianificando nuovi scavi nei territori circostanti. Investimenti ministeriali e governativi destinati a Civita Giuliana, Villa dei Misteri e Oplonti nel Comune di Torre Annunziata.

La collaborazione tra archeologi, antropologi e vulcanologi sta permettendo di ricostruire gli ultimi momenti di vita delle vittime perite durante l’eruzione. Questo lavoro fornisce una documentazione precisa sulla vita quotidiana degli antichi pompeiani e conferma l’unicità del territorio vesuviano. Pompei rimane un importante cantiere di ricerca e restauro, con prospettive di sviluppo negli scavi archeologici e nella valorizzazione del territorio grazie agli investimenti annunciati dal Ministro della Cultura.

Scoperte archeologiche nell’area di scavo di Pompei

La Regio IX, Insula 10 di Pompei continua a regalare importanti rinvenimenti durante le attività di scavo in corso. Recentemente è stata scoperta un’ambiente contenente due vittime dell’eruzione, un uomo e una donna. La donna, trovata sul letto, custodiva un piccolo tesoro. Questo era composto da monete d’oro, d’argento e bronzo, oltre a monili preziosi come orecchini in oro e perle.

Questo piccolo vano, utilizzato come stanza da letto provvisoria durante i lavori di ristrutturazione della casa, fu scelto come rifugio dalle due persone in attesa della fine della pioggia di lapilli. Purtroppo, l’accesso bloccato alla porta principale impedì loro di fuggire e rimasero intrappolati all’interno, perirndo con l’arrivo dei flussi piroclastici.

Queste scoperte forniscono preziosi dati antropologici sulla vita quotidiana degli antichi pompeiani e aiutano a ricostruire le micro storie di coloro che hanno perso la vita durante l’eruzione. Il Parco Archeologico si impegna a migliorare la tutela e l’accessibilità del patrimonio, circoscrivendo le aree di scavo e lavorando in collaborazione con archeologi, antropologi e vulcanologi.

Pompei rimane un importante laboratorio di ricerca e restauro, e si prevedono importanti sviluppi negli scavi archeologi. Il lavoro svolto nell’area di scavo di Pompei conferma la sua unicità e la sua importanza nel contesto vesuviano.

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