Amatrice, un anno fa il sisma uccise 249 persone: veglia e fiaccolata
Sono le 3.36 del 24 agosto dell’anno scorso quando la terra trema per 142 interminabili secondi, devastando i paesi di Accumoli (Rieti), Amatrice (Rieti), Arquata del Tronto e la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno).
Dopo meno di un’ora, alle 4:33, un’altra scossa di magnitudo 5.3 farà tremare Norcia, la cittadina di San Benedetto.
Oggi è il giorno della preghiera, del silenzio e della commemorazione per le 249 vittime del terremoto che ho squarciato il centro Italia.
Il ricordo
Ieri sera la gente di Amatrice ha ricordato le 249 vittime non solo leggendo i loro nomi ma anche le loro storie. Un lungo appello, durato quasi due ore e interrotto più volte dagli applausi e da momenti di profonda commozione. E da quel luogo, il campo sportivo a pochi metri dalla radura dove il 30 agosto dello scorso anno si celebrarono i funerali, è poi partita la fiaccolata.
Un lungo corteo silenzioso che ha percorso le strade principali di Amatrice lambendo la zona rossa. In un solo punto la fiaccolata si è avvicinata alle macerie, in piazza Augusto Sagnotti, dove sorgevano le tre palazzine di edilizia popolare in cui la notte del sisma persero la vita 19 persone.
A ricordarle c’erano altrettanti lumini, posti su ciò che rimane di quelle case venute giù in un attimo senza lasciare scampo a nessuna delle famiglie che vi abitavano. Alle 3.36, quando il corteo aveva ormai raggiunto il parco don Minozzi, 249 rintocchi di campana hanno ricordato chi da quella notte non c’è più.
Veglie di preghiera
”Il paese non c’è più”. Sono le prime ore di mercoledì 24 agosto 2016, è ancora buio e la voce del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi è tra le prime a rimbalzare su tv e radio.
Per ricordare le vittime, veglie di preghiera si sono tenute nella notte nei paesi colpiti da lutti e devastazioni. Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha proclamato per oggi il lutto cittadino: oggi è la ‘Giornata del silenzio in ricordo delle vittime del sisma’, si legge nell’ordinanza comunale.
“Le bandiere esposte presso la sede comunale e gli altri uffici pubblici saranno issate a mezz’asta e/o listate a lutto, gli esercizi commerciali e i locali pubblici dell’intero territorio comunale chiuderanno dalle 10:45 alle 12:15”.
“Un terremoto severo”
Interi borghi dell’Appennino ridotti a macerie. Aggiornato di minuto in minuto, il bilancio di 249 morti, con oltre 4.000 sfollati e 238 persone messe in salvo. Un ”terremoto severo” lo definirà a caldo il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Un terremoto tale da provocare, come documentato dai satelliti Cosmo-SkyMed, un abbassamento del terreno di 18 centimetri nell’area della Piana di Castelluccio di Norcia, la perla dei Monti Sibillini famosa per la spettacolare fioritura delle lenticchie.
La scia sismica andrà avanti per giorni. Ma non saranno solo scosse di assestamento. ”Dal 24 agosto ci sono state 71mila scosse nel Centro Italia, 9 superiori a magnitudo 5”, è il bilancio stilato dal capo della Protezione civile a inizio luglio.
Un monumento in memoria delle vittime
In memoria delle vittime è stato eretto un monumento, scoperto dal sindaco Sergio Pirozzi, che raffigura l’antica moneta «Fidelis Amatrix». Lo ha realizzato lo scultore Marino Di Prospero scolpendo un blocco di travertino bianco proveniente da una cava di Acquasanta Terme. La moneta «Fidelis Amatrix» nel 1486 fu concessa in diritto alla città di Amatrice da Ferdinando D’Aragona per la fedeltà dimostratagli nella lotta contro gli Angioini. Oggi, giornata di lutto cittadino ad Amatrice, alle 11 il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, celebrerà la messa a cui parteciperanno anche il premier Paolo Gentiloni e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.