Anas e Ferrovie dello Stato insieme, al via la maxi-fusione
Ferrovie dello Stato incorporerà l’Anas. L’operazione, attesa da mesi a causa di ostacoli finanziari e burocratici ha ottenuto il primo via libera del Consiglio dei ministri e sarà inserita nella manovra-bis.
La conferma è arrivata dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio. La fusione è stata inserita nel decreto che contiene la manovra correttiva varata mercoledì dal consiglio dei ministri. Ma i dettagli sono stati definiti al consiglio che si è tenuto ieri.
Cosa accadrà
Anas manterrà la sua autonomia darà vita con le Ferrovie a un polo integrato strade-binari, puntando a fare massa critica a livello internazionale.
L’incorporazione avverrebbe con aumento di capitale di Ferrovie effettuato dallo Stato con il conferimento di Anas. Una soluzione che permetterebbe di mantenere invariato il patrimonio dello Stato a 40 miliardi totali, somma degli
attuali 38 miliardi circa di Fs e di 2 circa di Anas.
Il governo sembra ora aver trovato il modo di aggirare l’ostacolo con un piano triennale di definizione in via bonaria dei pendenti e l’accantonamento di riserve per 700 milioni di euro.
Il contratto di programma dovrebbe essere varato dal Cipe nelle prossime settimane. Permetterà inoltre ad Anas di mantenere la sua autonomia finanziaria. I passaggi non dovrebbero essere quindi troppo lunghi e le nozze tra le due società potrebbero quindi chiudersi entro la fine dell’anno.
Tra gli altri meccanismi di garanzia, l’obbligo per le stazioni appaltanti a nominare il presidente di commissione tra esperti segnalati dall’Autorità Anticorruzione e l’utilizzo di una metodologia standard per determinare i compensi dei professionisti.
Per rendere più veloci i lavori è previsto l’appalto integrato. Riguarderà le opere più complesse e di valore superiore ai 150 milioni di euro. Per il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro è una novità «essenziale».