Ancora Barreca dietro le sbarre / Anche la figlia non in grado di intendere e volere

Il programma Ore 14 su Rai 2 ha analizzato la strage di Altavilla, in cui Giovanni Barreca ha ammesso di uccidere la sua famiglia con l’aiuto della figlia per liberarla da una presunta possessione demoniaca. La criminologa Roberta Bruzzone è stata scelta come consulente per la difesa di Barreca, sottolineando la condizione psichica di entrambi. Barreca è stato giudicato incapace di intendere e volere e sarà incarcerato in una struttura Rems, così come la figlia. Bruzzone evidenzia la mancanza di Rems disponibili per Barreca in Sicilia e la difficoltà di trovare una soluzione giusta per la situazione.

La consulenza della criminologa Roberta Bruzzone sul caso di Altavilla

La diretta di Ore 14 di Rai 2, condotta da Milo Infante, ha ritratto la strage di Altavilla con il contributo della criminologa Roberta Bruzzone. La criminologa è stata scelta come consulente di parte per la difesa di Giovanni Barreca, il quale ha ammesso di aver ucciso la propria famiglia con l’aiuto della figlia minorenne, entrambi rei confessi e detenuti. La motivazione di Barreca per l’omicidio è stata attribuita a una presunta possessione demoniaca, supportata da un’altra coppia di fanatici religiosi che si dichiarano innocenti.

Dopo un accertamento psichiatrico che ha dichiarato Barreca “incapace di intendere e di volere”, è stato trasferito in una struttura Rems. Ora, la figlia subirà lo stesso destino, soggetta a un’indagine personologica per valutare la presenza di disturbi mentali, oltre all’immaturità psichica. Bruzzone ha evidenziato la necessità di analizzare i diari della figlia per comprendere meglio il caso.

Mentre Barreca rimane in carcere in attesa di una Rems disponibile in Sicilia, la figlia è ancora convinta di aver agito per salvare la famiglia, senza rendersi conto della gravità del suo gesto. Bruzzone ha sottolineato che la ragazzina non ha la capacità di comprendere completamente la natura del suo crimine e che la carcerazione potrebbe risultare incompatibile con la sua condizione.

La criminologa ha ribadito che Barreca non può essere sottoposto alla libertà vigilata, poiché è considerato socialmente pericoloso. La ricerca di una Rems idonea per entrambi gli imputati resta un ostacolo, con il rischio di un’ingiusta detenzione che potrebbe comportare un risarcimento da parte dello stato.

Il caso della strage di Altavilla: il parere della criminologa Roberta Bruzzone

La puntata di Ore 14 su Rai 2 ha dedicato spazio alla strage di Altavilla, con il coinvolgimento della criminologa Roberta Bruzzone come consulente di parte nella difesa di Giovanni Barreca. Quest’ultimo ha confessato di aver ucciso la propria famiglia con l’aiuto della figlia minorenne, entrambi convinti di agire per liberarla da una presunta possessione demoniaca. Un’altra coppia di fanatici religiosi si dichiara innocente, complicando ulteriormente la vicenda.

Recentemente, Barreca è stato sottoposto a un accertamento psichiatrico che lo ha definito incapace di intendere e di volere. Questo ha portato alla sua scarcerazione e alla detenzione in una struttura Rems. Ora, la figlia affronterà lo stesso destino, con un’indagine personologica volta a valutare la sua condizione di immaturità psichica, oltre alla possibile presenza di disturbi deliranti.

Bruzzone sottolinea che la figlia rimane convinta di aver agito per il bene della famiglia, senza rendersi conto appieno delle conseguenze del suo gesto. Questa mancanza di comprensione del reato rende la sua detenzione incompatibile secondo la criminologa, che evidenzia la difficoltà nel trovare una struttura Rems disponibile in Sicilia.

La criminologa chiarisce che, nonostante la possibilità di chiedere la libertà vigilata per Barreca, ciò non avverrà a causa del rischio sociale e della sua incapacità di stare da solo. La situazione di detenzione ingiusta potrebbe portare a un risarcimento da parte dello stato, creando una polemica sull’effettiva gestione dei casi simili in Italia.

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