Ancora sintomi presenti in 6 dei 10 ospedalizzati per Covid a Cattolica

Ancora sintomi presenti in 6 dei 10 ospedalizzati per Covid a Cattolica

20250127_2063.jpg

A cinque anni dall’inizio della pandemia di Covid-19, in Italia sono ancora numerosi i pazienti che presentano sintomi persistenti legati alla sindrome post-Covid. Il progetto scientifico Pascnet ha analizzato oltre 1.200 casi, evidenziando che circa sei pazienti su dieci ospedalizzati per Covid mostrano ancora sintomi, mentre nei casi meno gravi il rapporto è di un caso ogni dieci pazienti. La pandemia ha causato anche un calo persistente dell’assistenza ambulatoriale, con ritardi accumulati che hanno contribuito alla congestione dei servizi sanitari. Gli studi epidemiologici sottolineano l’importanza di adattare le risposte alle variazioni geografiche e demografiche per affrontare future epidemie.

Studio Pascnet: l’impatto persistente della sindrome Pasc dopo la guarigione dal Covid-19

A cinque anni dall’inizio della pandemia, in Italia sono ancora numerosi i pazienti che, nonostante la guarigione, presentano sintomi persistenti legati alla sindrome Pasc. I dati raccolti evidenziano che circa il 60% dei pazienti ospedalizzati per Covid durante le fasi più acute della pandemia continua a manifestare sintomi, mentre per i casi meno gravi valutati dai Medici di Medicina Generale la percentuale si attesta su un caso ogni 10 pazienti.

Il progetto scientifico Pascnet, coordinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e finanziato dalla Fondazione Cariplo, ha permesso di analizzare l’impatto clinico della sindrome Pasc e di indagare le conseguenze della pandemia sul Servizio Sanitario Nazionale Lombardo. Grazie a una raccolta sistematica di dati clinici di oltre 1.200 pazienti, è emerso che la sindrome post-Covid presenta una considerevole prevalenza, con sintomi che vanno dalle cefalee all’insonnia, ai problemi respiratori e neurologici.

Gli studi epidemiologici hanno sottolineato che i principali fattori di rischio per lo sviluppo della sindrome Pasc sono l’età avanzata, la presenza di patologie croniche e comorbilità, così come fumo e alcol. Inoltre, l’analisi territoriale ha dimostrato la necessità di pianificare interventi mirati nella sanità pubblica per affrontare future emergenze pandemiche e garantire un’assistenza adeguata ai pazienti.

La pandemia ha causato notevoli interruzioni nell’erogazione dei servizi sanitari, con un calo persistente dell’assistenza ambulatoriale che ha colpito soprattutto i soggetti più anziani e cronici. È emersa la necessità di rafforzare la preparazione e la resilienza nei sistemi sanitari pubblici, adattando le risposte alle variazioni demografiche e geografiche per affrontare in modo efficace le future epidemie.

Studio scientifico sulla sindrome post-Covid evidenzia conseguenze a lungo termine della pandemia

A cinque anni dall’inizio della pandemia da Covid-19, molti pazienti in Italia continuano a manifestare sintomi persistenti legati alla cosiddetta Pasc, acronimo di post-acute sequelae of SARS-CoV-2 infection. Una ricerca condotta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore ha evidenziato che circa il 60% dei pazienti ospedalizzati per Covid durante le fasi acute della pandemia presenta ancora sintomi, mentre la percentuale scende al 10% nei casi meno gravi.

Il progetto scientifico Pascnet, finanziato dalla Fondazione Cariplo, ha coinvolto diversi attori del Servizio Sanitario Nazionale lombardo per valutare l’impatto clinico della Pasc e le conseguenze della pandemia sul sistema sanitario. Grazie alla raccolta di dati clinici di oltre 1.200 pazienti, è emerso che la sindrome post-Covid colpisce principalmente pazienti anziani con comorbidità, e presenta sintomi come cefalee, insonnia, problemi respiratori e alterazioni metaboliche.

Lo studio ha inoltre evidenziato un calo significativo dell’assistenza ambulatoriale a causa delle interruzioni determinate dalla pandemia. I modelli di sanità pubblica stimano una perdita del 25% nell’erogazione di servizi sanitari, con ritardi che persistono anche dopo la fine della pandemia.

Questi risultati forniscono importanti spunti per migliorare la diagnosi e la gestione della sindrome post-Covid, nonché per preparare i sistemi sanitari pubblici a futuri scenari pandemici. La ricerca evidenzia l’importanza di adattare le risposte alle variazioni demografiche e geografiche, al fine di garantire una migliore preparazione e resilienza nei confronti delle epidemie.

Non perderti tutte le notizie di cronaca su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *