Ansia e Attacchi di Panico: Comprendere e Affrontare Disturbi in Crescita

Disturbi d’Ansia in Italia: Un Fenomeno Sempre Più Riconosciuto
Roma (Italpress) – In Italia, si stima che circa 8,5 milioni di persone abbiano sperimentato almeno una volta nella vita disturbi d’ansia, rendendo questa patologia psichiatrica la più comune nel Paese. I disturbi di panico sono anch’essi diffusi, colpendo tra 750.000 e 2,5 milioni di individui, con una prevalenza maggiore tra le donne. Il professor Giampaolo Perna, noto psichiatra e direttore del Mental Health Center del gruppo Humanitas, ha dichiarato: “L’ansia è un meccanismo di difesa fondamentale della mente contro i pericoli. Se si manifesta in modo controllabile, può aiutarci a restare vigili e a fronteggiare le sfide quotidiane”.
La relazione tra ansia e attacchi di panico è molto stretta: mentre l’ansia si presenta come una preoccupazione costante e generalizzata, gli attacchi di panico si manifestano come esplosioni acute di ansia. Per affrontare efficacemente questi disturbi, è essenziale una diagnosi accurata e un intervento mirato.
Cause e Trattamenti per i Disturbi di Ansia
Le radici dell’ansia e degli attacchi di panico sono molteplici. Possono derivare da predisposizioni genetiche, squilibri neurochimici, traumi passati, stress prolungato e tratti di personalità specifici. Come sottolinea Perna, “Alcune persone nascono con un sensore del pericolo biologicamente più attivo. Tuttavia, questo non è un destino ineluttabile: è fondamentale lavorare su se stessi per affrontare questi disturbi”.
Per il trattamento, la combinazione di psicoterapia e farmaci risulta spesso vincente. È importante identificare gli psicofarmaci giusti per il tipo specifico di disturbo d’ansia e adottare un approccio psicoterapico adeguato, come la terapia cognitivo-comportamentale. “Il ruolo dello psicoterapeuta è cruciale, ma occorre sottolineare che lo psichiatra è lo specialista principale per i disturbi mentali”, chiarisce Perna.
Molte ricerche recenti, come quelle riportate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno evidenziato che è in corso uno studio approfondito riguardo le molecole farmacologiche e i loro effetti. L’approccio non è più generalizzato; piuttosto, ci si concentra sull’individuo e il suo specifico contesto di vita.
La qualità della vita gioca un ruolo chiave nella gestione dell’ansia. “L’attività fisica non solo giova al benessere generale, ma è dimostrato che aiuta a ridurre i sintomi di ansia e panico”, spiega Perna. Inoltre, adottare pratiche come meditazione e tecniche di rilassamento può contribuire a migliorare il benessere psicologico. È importante sottolineare che, sebbene queste pratiche possano essere utili, non sostituiscono un trattamento medico adeguato.
È fondamentale che le persone intorno a chi soffre di disturbi d’ansia comprendano la serietà di queste condizioni. “Non si deve mai consigliare semplicemente di ‘mettersi d’impegno’ o di ‘rilassarsi’”, afferma Perna, “queste frasi possono sembrare semplici, ma in realtà sono offensive e controproducenti”. Chi vive accanto a una persona con ansia deve fornire supporto e comprensione.
Il Futuro della Psichiatria e il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale
Il futuro della psichiatria potrebbe essere influenzato dall’emergere di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale. “Se utilizzata in modo appropriato, l’IA potrebbe diventare uno strumento prezioso per i clinici, senza mai sostituire l’approccio umano”, sostiene Perna.
La Innovazione tecnologica e la ricerca continua possono aprire nuove strade nel trattamento dell’ansia e dei disturbi affini. Ad esempio, l’Institute of Mental Health ha avviato studi su come le app possono supportare la terapia cognitivo-comportamentale, offrendo strumenti pratici e risorse per chi lotta con questi disturbi.
In conclusione, l’ansia e i disturbi di panico rappresentano un grande tema di salute pubblica e richiedono un approccio multidisciplinare. Oltre alla terapia e ai farmaci, il sostegno sociale e le iniziative di sensibilizzazione ricoprono un ruolo cruciale nel superare questi problemi.
Fonti: Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Ministero della Salute Italiano, Humanitas University.
(Foto da video Medicina Top).
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