Anziana trovata morta sotto il letto del vicino: l’uomo confessa
È stata trovata morta sotto un letto in casa dei vicini Anna Carla Arecco. La donna di 85 anni scomparsa a Genova dallo scorso 28 aprile. Il nipote dell’anziana aveva denunciato la scomparsa alle forze dell’ordine dopo averla cercata inutilmente a casa, dove non c’erano segni di effrazione.
Il ritrovamento
L’anziana è stata ritrovata sotto il letto di un vicino di casa, già morta. La madre del presunto omicida ha scoperto il cadavere facendo le pulizie nella camera del figlio da cui proveniva cattivo odore. Il corpo della donna era in una chiazza di sangue. La donna alla scoperta del corpo ha avuto un malore.
La confessione
I carabinieri hanno fermato un uomo, Pierluigi Bonfiglio, genovese di 34 anni, il vicino di casa, che ha confessato l’omicidio: “Ho perso la testa perché ero sotto l’effetto di stupefacenti e avevo bisogno di soldi per la cocaina” ha detto.
«Ho attirato la donna in casa con un pretesto e poi l’ho colpita alla testa con un oggetto cilindrico che forse poi ho buttato via. Ho nascosto il cadavere sotto il mio letto perché avevo paura che mia madre potesse trovarlo».
Una volta uccisa la donna, Bonfiglio è entrato nell’appartamento della vittima e si è impossessato di soldi e gioielli. L’anziana viveva nello stesso edificio di Bonfiglio in via Lagaccio a Genova, a un piano superiore al suo. È stata uccisa con colpi in testa.
Ha cambiato versione
Nel corso dell’interrogatorio fiume l’uomo ha infine cambiato versione: «Venerdì sera – ha detto Bonfiglio – sono salito in casa della signora con un pusher. Mi sono fatto aprire la porta con una scusa. Lo spacciatore l’ha portata in casa mia e io sono rimasto nel suo appartamento per rubare perché dovevo pagarmi la droga. È stato lui a ucciderla con una spranga di ferro. Io non avevo intenzione di ucciderla».
Il movente
Dalla cassaforte dell’abitazione dell’anziana erano spariti gioielli e denaro. Sulle pareti dell’ingresso c’erano macchie di sangue che l’assassino avrebbe cercato di cancellare. Bonfiglio, un ex cuoco disoccupato, per spiegare il ritrovamento del cadavere della donna sotto il letto della sua camera aveva detto che era stata uccisa da uno straniero di colore, senza però riuscire a fornire notizie utili ad identificarlo.