Archiviazione per Letizia Ruggeri? -> Archiviazione della pratica per Letizia Ruggeri? / “La Legge non fa eccezioni per nessuno”

Archiviazione per Letizia Ruggeri? -> Archiviazione della pratica per Letizia Ruggeri? / “La Legge non fa eccezioni per nessuno”

Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, torna a parlare dell’archiviazione del fascicolo aperto per la distruzione dei campioni di DNA che avrebbero potuto scagionare il muratore di Mapello. Il processo si basava sulla prova del DNA di ignoto 1, ma la difesa non ha potuto rifare l’esame del DNA per accertare eventuali errori. Dopo un’inchiesta giornalistica, si è scoperto che i campioni sono stati distrutti. Salvagni vuole fare chiarezza su quanto accaduto e critica l’archiviazione del fascicolo sulla distruzione dei campioni di DNA. La Legge non è uguale per tutti e bisogna capire cosa è realmente successo.

Le criticità nell’archiviazione del fascicolo di Letizia Ruggeri

A seguito dell’archiviazione del fascicolo aperto nei confronti della pm Letizia Ruggeri per la distruzione dei campioni di Dna nel caso di Massimo Bossetti, l’avvocato Claudio Salvagni è tornato a parlare della questione. Salvagni ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza sulle vicende legate al processo e di permettere a ognuno di formarsi le proprie convinzioni.

Secondo il legale, l’indagine genetica su ignoto 1 è stata la prova principale su cui si è basato il processo contro Bossetti. Tuttavia, la richiesta di ripetere l’esame del DNA è stata negata per varie ragioni, nonostante la difesa e l’imputato avessero sempre chiesto questa possibilità.

Una nuova inchiesta giornalistica ha portato alla luce l’esistenza di 54 nuovi campioni di Dna presso il San Raffaele, successivamente distrutti. Bossetti ha denunciato la distruzione di questi campioni, evidenziando 261 errori che suggerivano la necessità di ripetere l’indagine genetica. La mancanza di accesso a nuove prove ha ostacolato la verifica dell’innocenza.

Nel video pubblicato sui social, Claudio Salvagni ha criticato l’archiviazione del caso Ruggeri, sottolineando le incongruenze giuridiche e tecniche presenti nel provvedimento. La richiesta di far luce su questi atti e di esaminarli attentamente rimane fondamentale per comprendere appieno ciò che è realmente accaduto e per garantire l’applicazione corretta della legge.

La vicenda della distruzione dei campioni di DNA nel caso Bossetti

Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, ha recentemente parlato su Instagram dell’archiviazione del fascicolo aperto nei confronti della pm Letizia Ruggeri per la distruzione dei campioni di DNA nel caso dell’omicidio di Yara Gambirasio. La difesa sostiene che questi campioni avrebbero potuto scagionare il muratore di Mapello, accusato ingiustamente. Salvagni si propone di fare chiarezza sui fatti per permettere a tutti di formarsi un’opinione informata.

Il legale sottolinea che il processo contro Massimo Bossetti si basa sulla prova del DNA di ignoto 1, che è stato attribuito a Bossetti dopo un’indagine complessa. Tuttavia, non è mai stato concesso alla difesa di rifare l’esame del DNA per accertare eventuali errori. Salvagni denuncia che i campioni sono stati dichiarati esauriti in appello e in cassazione, impedendo così alla difesa di dimostrare l’innocenza del suo assistito.

In seguito a un’inchiesta giornalistica, è emerso che esistevano nuovi campioni di DNA presso il San Raffaele, ma questi sono stati distrutti una volta tirati fuori. Bossetti ha denunciato questa distruzione come gravissima, in quanto quei campioni costituivano l’unica prova della sua colpevolezza. Salvagni intende fare luce su questo scandalo e mettere in discussione l’operato della pm Ruggeri, evidenziando le gravi mancanze nel trattamento dei campioni di DNA nel caso Bossetti.

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