Arrestati due maltesi in Sicilia per caccia clandestina

Arrestati due maltesi in Sicilia per caccia clandestina

Due maltesi sono stati arrestati in Sicilia per il possesso non autorizzato di fucili da caccia, munizioni e uccelli morti, mentre si preparavano a imbarcarsi per Malta. La polizia ha scoperto che i due maltesi trasportavano fucili, cartucce e numerosi uccelli morti, inclusi colombacci e beccacce. Questo caso non è unico, e le autorità di Ragusa hanno intensificato i controlli per contrastare la caccia non autorizzata da parte di maltesi in Sicilia. BirdLife Malta ha elogiato la polizia italiana e le autorità di Ragusa per la loro azione per proteggere l’ambiente naturale e contrastare il comportamento negativo di alcuni maltesi.

Arrestati due maltesi con fucili da caccia non autorizzati in Sicilia

Le autorità siciliane hanno arrestato due maltesi dopo essere stati trovati in possesso non autorizzato di fucili da caccia, munizioni e uccelli morti mentre aspettavano di imbarcarsi sul traghetto per Malta da Pozzallo. La polizia di Ragusa ha dichiarato che i due maltesi, di 52 e 49 anni, trasportavano due fucili da caccia, 50 cartucce e 39 uccelli morti, tra cui colombacci, una colomba, beccacce, germani reali, alzavole e beccaccini. I maltesi arrestati non erano autorizzati a cacciare in Italia.

Le autorità di Ragusa hanno intensificato i controlli sui passeggeri al porto di Pozzallo, poiché questo non era il primo caso di individui maltesi che praticavano la caccia non autorizzata in Sicilia. BirdLife Malta ha ringraziato la polizia italiana e le autorità di Ragusa per il loro lavoro nel contrastare questo comportamento, che ha danneggiato la reputazione di Malta e dei maltesi che viaggiano in Sicilia per godersi la natura.

La presenza di fucili da caccia e uccelli morti dimostra un grave caso di non conformità alle regole di caccia e protezione della fauna selvatica. Le autorità italiane stanno lavorando per contrastare attivamente questo tipo di attività illegale e proteggere l’ambiente naturale, assicurando che i cacciatori rispettino le leggi vigenti.

Gli arresti dei due maltesi dimostrano l’importanza di una stretta collaborazione tra le autorità italiane e maltesi nella lotta contro la caccia illegale e il traffico di fauna selvatica. È fondamentale preservare la biodiversità e rispettare le normative internazionali per garantire un ambiente naturale sano per le generazioni future.

Arrestati due maltesi in possesso di fucili da caccia e uccelli morti a Pozzallo

Le autorità siciliane hanno arrestato due maltesi dopo essere stati trovati in possesso non autorizzato di fucili da caccia, munizioni e uccelli morti mentre aspettavano di imbarcarsi sul traghetto per Malta da Pozzallo. La polizia di Ragusa ha affermato che i due maltesi, di 52 e 49 anni, trasportavano due fucili da caccia, 50 cartucce e 39 uccelli morti, tra cui colombacci, una colomba, beccacce, germani reali, alzavole e beccaccini. I maltesi arrestati non erano autorizzati a cacciare in Italia.

Le autorità di Ragusa hanno affermato di aver intensificato i controlli sui passeggeri al porto di Pozzallo poiché questo non era il primo caso di individui maltesi che praticavano la caccia non autorizzata in Sicilia. BirdLife Malta ha ringraziato la polizia italiana e le autorità di Ragusa “per il prezioso lavoro che stavano svolgendo per frenare questo comportamento, che ha offuscato la reputazione di Malta e quella di molti maltesi che hanno visitato la Sicilia per godersi l’ambiente naturale”.

La caccia non autorizzata è un problema che coinvolge diverse regioni europee e mette a rischio specie di uccelli migratori. L’arresto di questi due maltesi dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare queste attività illegali e proteggere la fauna selvatica.

In conclusione, è importante sensibilizzare sul rispetto delle leggi ambientali e sulla necessità di preservare la biodiversità attraverso comportamenti responsabili. La collaborazione tra le autorità italiane e maltesi è fondamentale per garantire la tutela di specie vulnerabili e per promuovere una convivenza sostenibile con l’ambiente.

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