Arrestato ex membro della “Banda della Magliana” per traffico di droga.
Questa mattina, ventotto persone sono state raggiunte da un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Roma. Le province coinvolte sono Roma, Napoli, Foggia e Viterbo. Questa misura è stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma su delega della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia.
Le persone coinvolte sono state accusate di vari reati, tra cui associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, tentata rapina, tentata estorsione, ricettazione, possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale. Undici di esse sono destinate alla custodia cautelare in carcere, sedici agli arresti domiciliari e una all’obbligo di firma.
Le indagini sono state avviate nel giugno 2020 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e sono state dirette dalla DDA di Roma. Queste indagini hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari che indicano l’esistenza di un sodalizio criminale con base logistica a Roma. Questo gruppo operava nell’area della Magliana e sul litorale laziale, ed era guidato da Marcello Colafigli, uno dei promotori storici della Banda della Magliana.
Nonostante fosse in regime di semilibertà, Colafigli è stato accusato di pianificare cessioni ed acquisti di ingenti quantitativi di stupefacenti dall’estero, in particolare dalla Spagna e dalla Colombia. Manteneva inoltre rapporti con esponenti della ‘ndrangheta, della camorra, della mafia foggiana e con albanesi inseriti in un cartello narcos sudamericano.
Le persone coinvolte sono state sottoposte a varie misure cautelari in attesa del processo. La polizia ha confermato che le indagini sono ancora in corso per individuare tutti i membri coinvolti nel sodalizio criminale.
Le autorità hanno espresso la loro determinazione nel combattere il traffico internazionale di stupefacenti e l’organizzazione criminale che lo gestisce. Le operazioni di oggi dimostrano che la giustizia è determinata a portare alla luce attività illegali e a perseguire coloro che le compiono.