Arrestato l’assassino dei coniugi Fioretto grazie al Dna dopo 33 anni

Arrestato l’assassino dei coniugi Fioretto grazie al Dna dopo 33 anni

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Una spaventosa esecuzione, un duplice omicidio che è rimasto irrisolto per 33 anni fino ad oggi, quando finalmente è stato rivelato il nome dell’assassino grazie all’analisi del DNA.

Era la sera del 25 febbraio 1991 quando l’avvocato 59enne Pierangelo Fioretto, residente a Vicenza, è stato ucciso da quattro colpi di pistola fuori dalla sua abitazione. La moglie, Mafalda Bengozzi, di 52 anni, è stata uccisa anche lei perché è uscita per soccorrere il marito.

L’arma del delitto, una pistola giocattolo Molgora modificata per essere simile a una Beretta, è stata lasciata sul luogo del crimine. Dopo l’omicidio, le indagini sono state condotte dal sostituto Paolo Pecori, che ha analizzato la vita professionale di Fioretto, in particolare dopo aver scoperto che due uomini di circa 40 anni lo avevano cercato il giorno del delitto.

Il caso è stato archiviato il 3 dicembre 1996, ma non è mai prescritto. Nel 2012, il gabinetto di polizia scientifica di Padova ha deciso di riaprire il caso utilizzando test genetici sulle prove raccolte in precedenza. Questo ha portato all’arresto di Umberto Pietrolungo, affiliato al clan calabrese Muto, 58 anni.

Sulla scena del delitto sono stati trovati anche dei guanti verdi da chirurgo strappati e un’altra pistola simile a quella usata nell’omicidio, insieme a un guanto in pelle con impronte parziali che all’epoca non avevano portato a risultati significativi.

Grazie ai progressi scientifici, è stato possibile isolare tre profili genetici su un guanto, che corrispondono al DNA di Umberto Pietrolungo. I testimoni dell’epoca hanno confermato che le descrizioni fornite corrispondevano a Pietrolungo, che è stato fermato in passato con membri del clan Muto a Milano.

Umberto Pietrolungo è attualmente detenuto a Vicenza, e gli è stata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare per i crimini del 1991.

In sostanza, grazie alla determinazione degli investigatori e ai progressi scientifici nel campo della genetica forense, è stato finalmente possibile fare luce su un caso di omicidio rimasto irrisolto per decenni. La giustizia è stata fatta per Pierangelo Fioretto e Mafalda Bengozzi, e Umberto Pietrolungo dovrà ora rispondere per i suoi crimini davanti alla legge.

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