Arrestato professore a Riccione: atti sessuali con minorenne

Arrestato professore a Riccione: atti sessuali con minorenne

Arrestato professore a Riccione. Un professore di una scuola superiore di Riccione (Rimini) è stato arrestato nella mattinata di giorno 30 gennaio. L’uomo è accusato di atti sessuali con minorenne. È stato fermato dagli agenti della Questura di Rimini mentre si recava a scuola. È stato subito trasferito in carcere.

Arrestato professore a Riccione: la vicenda

La vicenda era stata denunciata nei giorni scorsi dopo che erano stati scoperti alcuni file audio con richieste esplicite inviati da un professore di 46 anni ad una quindicenne. Il docente le diceva: “Il tuo amore me lo devi dimostrare. Puoi farmi vedere quello che sai fare, ma senza farlo sapere. Basta che non ci vedano”. Messaggi inviati con voce roca e sospirante, l’unica avvertenza era quella di non farsi scoprire da nessuno. Lei era la fidanzata del figlio del professore, ed aveva inviato questi file a delle amiche che a loro volta li avevano condivisi con altri studenti. I genitori dei ragazzi, dopo aver notato che la voce maschile potesse essere del professore, hanno segnalato il fatto al preside della scuola che ha chiamato la Polizia. Nessuna denuncia era arrivata dai genitori della ragazza, in quanto la relazione era consensuale, come ammesso dalla quindicenne.

Arrestato professore a Riccione: le indagini

Dopo la segnalazione del preside, gli agenti della squadra mobile hanno iniziato a raccogliere le deposizioni e sequestrato pc e cellulare dell’uomo per accertare le circostanze della relazione e verificare le ammissioni della quindicenne. Il giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, ha firmato, nella mattinata del 30 gennaio, l’ordinanza di custodia cautelare per il professore 46enne, arrestato dalla polizia di Stato con l’accusa di atti sessuali su minori. Il docente, durante le indagini, è rimasto in servizio. Al momento, però, è stato trasferito in carcere. L’indagine è stata coordinata dal procuratore capo Elisabetta Melotti e dal sostituto procuratore Paola Bonetti.

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