Ascoli, tredicenne violentata e minacciata da 2 nigeriani: loro negano

Ascoli, tredicenne violentata e minacciata da 2 nigeriani: loro negano

Una ragazzina di appena 13 anni ha denunciato due nigeriani per violenza sessuale e minacce. Uno dei due ragazzi ere un conoscenza della giovane che andava avanti già da qualche tempo. I due da domenica notte sono rinchiusi nel carcere di Ascoli, accusati di violenza sessuale. Non si esclude infatti che in precedenza ci siano stati anche altri rapporti tra la minore e uno dei due profughi, sempre in zone isolate a ridosso del centro storico del capoluogo piceno.

Il fatto

L’incontro sarebbe avvenuto venerdì sera nei pressi di un terminal dei bus, e, poco distante dalle fermate, nascosti da una siepe, l’avrebbero costretta a sottostare a un rapporto sessuale con tutti e due.

Poi, il giorno dopo, i due avrebbero anche inviato degli sms alla giovanissima intimandole, dietro pesanti minacce tra cui il taglio della gola, di ripresentarsi nel luogo in cui era già stata consumata la violenza.

I due nigeriani hanno 21 e 22 anni: uno dei due si è chiuso nel più totale silenzio, l’altro ha rigettato ogni accusa, dicendo di conoscere la ragazzina da qualche giorno ma di non aver avuto con lei alcun rapporto, affermando inoltre di non trovarsi nei pressi di viale De Gasperi venerdì sera.

Riunione d’urgenza

L’episodio della violenza sessuale in pieno centro storico ha scritto muove anche la politica: il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha scritto al prefetto di Ascoli chiedendo la convocazione d’urgenza di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Lo scopo è condurre «un esame approfondito di tutte le iniziative di controllo e prevenzione da adottare nell’area in cui si è consumato il delitto e nelle zone limitrofe- si legge nella nota ufficiale del primo cittadino-. Tra i giardini di corso Vittorio Emanuele e la stazione ferroviaria, si registrano concentrazioni e bivacchi di richiedenti asilo che vanno necessariamente monitorati».

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