Asma: nuove sfide per il futuro tra trattamenti e dialogo con i pazienti

Asma: nuove sfide per il futuro tra trattamenti e dialogo con i pazienti

Oggi si è svolto in Senato l’evento in occasione della Giornata Mondiale dell’Asma 2024, che ha visto la partecipazione del senatore Roberto Marti, Presidente della 7a Commissione permanente. Il convegno si è concentrato sulle necessità dei pazienti affetti da asma e sull’importanza di una diagnosi precoce e di cure efficaci. Secondo Marti, giornate come queste ci ricordano che la politica può e deve mettersi al servizio dei cittadini, considerando che in Italia 2,6 milioni di persone soffrono di asma e 3,3 milioni di BPCO, con costi diretti e indiretti per 45,7 miliardi di euro.

Il Presidente dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri, Claudio Micheletto, sottolinea che la maggioranza dei pazienti, grazie alle terapie disponibili, conduce una vita normale in assenza di sintomi. Anche nell’asma grave, grazie ai nuovi approcci terapeutici come l’uso dei farmaci biologici, è possibile ottenere ottimi risultati. Tuttavia, la sfida rimane quella di migliorare l’aderenza dei pazienti per garantire risultati nel lungo periodo. È importante educare sulla prevenzione e sull’importanza della salute polmonare, considerando che gran parte di queste malattie è prevenibile.

Per la Presidente della Società Italiana di Pneumologia, Paola Rogliani, è fondamentale sottolineare l’importanza della salute polmonare e promuovere la cultura della prevenzione. Ciò richiede un impegno nella prevenzione, nell’educazione e nella riduzione delle cause ambientali e dei comportamenti dannosi. L’evento, realizzato con il contributo di diverse aziende farmaceutiche, ha visto anche la partecipazione attiva delle associazioni di pazienti, che lavorano per garantire cure adeguate e assistenza sanitaria a chi soffre di asma.

Mario Picozza, Presidente di FederAsma e Allergie, sottolinea l’importanza di assicurare trattamenti appropriati alla gravità della malattia e alle esigenze del paziente. È attraverso il dialogo tra Istituzioni, clinici e associazioni di pazienti che si promuove la cultura della prevenzione, fondamentale per la sostenibilità economica del settore sanitario. Simona Barbaglia, Presidente dell’Associazione Respiriamo Insieme APS, mette in evidenza i ritardi nella diagnosi di asma grave e nell’accesso alle terapie, sottolineando la necessità di percorsi di cura e di protezione dei diritti sociali dei pazienti.

Da parte dell’Associazione Respiriamo Insieme APS, si lotta per garantire dignità all’asma grave, chiedendo un codice di esenzione nel Piano nazionale delle cronicità e l’inserimento di alcune prestazioni nei Lea. L’evento, che si è concluso con l’intervento di Simona Barbaglia, ha evidenziato la necessità di un impegno condiviso per migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da asma e per garantire loro cure adeguate e tempestive.

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