Assago si trasforma grazie all’irrigazione sostenibile: una rivoluzione green

Assago si trasforma grazie all’irrigazione sostenibile: una rivoluzione green

Il Comune di Assago, in provincia di Milano, ha adottato un nuovo sistema di irrigazione per le piante, puntando alla sostenibilità e al risparmio idrico. Questo innovativo approccio è stato applicato agli esemplari di Parrotia piantumati di recente lungo la via Matteotti, e consiste nell’utilizzo di sacchi di irrigazione posizionati ai piedi delle piante.

I sacchi di irrigazione, di colore verde, sono riempiti con fino a 75 litri d’acqua e rilasciano gradualmente piccole quantità di essa direttamente al terreno, lungo un intervallo di tempo di circa 9 ore. Questo metodo permette alle radici di assorbire meglio l’acqua, nutrendo efficacemente la pianta senza sprechi e senza la necessità di innaffiare costantemente.

L’utilizzo di questi sacchi non solo ottimizza l’irrigazione delle piante, ma porta anche a un significativo risparmio di acqua, una risorsa preziosa da preservare. Inoltre, i sacchi sono resistenti alle intemperie e si chiudono semplicemente attorno al tronco dell’albero con una cerniera, garantendo un’irrigazione efficiente e duratura.

Questo sistema di irrigazione è particolarmente indicato per le piante giovani, che hanno radici meno sviluppate e richiedono innaffiature più frequenti rispetto agli alberi adulti con radici più profonde. Grazie a questa tecnologia innovativa, il Comune di Assago dimostra la propria attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, garantendo una cura efficace e rispettosa delle piante presenti sul territorio.

L’iniziativa ha suscitato l’interesse dei cittadini che frequentano la via Matteotti, i quali hanno potuto notare l’efficacia e l’originalità di questo sistema di irrigazione automatizzata. La nuova tecnologia adottata rappresenta un passo avanti verso un’utilizzazione consapevole delle risorse naturali e testimonia l’impegno del Comune di Assago nella tutela dell’ambiente e del patrimonio verde della città.

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