Assenteismo, vigile si spara: era stato convocato dal gip

Assenteismo, vigile si spara: era stato convocato dal gip

Un ‘ispettore della polizia municipale di Bellaria Igea Marina, Attilio Sebastiani, si è ucciso questa mattina sparandosi un colpo in testa con l’arma d’ordinanza. L’uomo era stato convocato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini per un’inchiesta sull’assenteismo.

Il suicidio

La tragedia questa mattina quando l’ispettore si è suicidato sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza. Il gip avrebbe dovuto decidere sulla misura interdittiva – cioè la sospensione dal lavoro – chiesta a suo carico dalla Procura. Era indagato per abuso d’ufficio, nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza di Rimini sull’assenteismo nei posti di lavoro.

Il corpo senza vita dell’ispettore è stato trovato riverso in terra, dietro la scrivania del suo ufficio al Comando dei vigili urbani di Bellaria. I colleghi, non ricevendo risposta dalla stanza chiusa dall’interno, hanno sfondato la porta. Sul luogo del suicidio stanno effettuando i rilievi i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Rimini. Non è ancora chiaro se l’ispettore abbia lasciato un messaggio d’addio.

Scene di disperazione tra i colleghi

I vigili sono increduli. Per alcuni di loro Attilio Sebastiani era molto più di un collega. Ecco perché non riescono a dare una spiegazione a quel suicidio, arrivato come un fulmine a ciel sereno. «Perché? Perché non ci ha chiesto aiuto?» La giovane vigilessa nasconde gli occhi lucidi tra le mani. Parole e lacrime scorrono insieme. «Fino a ieri Attilio era con noi in ufficio. Oggi invece non c’è più. Non posso e non voglio crederci…» singhiozza. Il volto è una maschera di rabbia e dolore. Una maschera identica a quella degli altri agenti della Polizia municipale di Bellaria.

Il più sconvolto è l’ispettore capo Cristian Rocchi, responsabile del nucleo di anti abusivismo commerciale. E’ stato proprio lui a trovare il corpo dell’amico steso a terra in una pozza di sangue. Ora se ne sta appoggiato a un lampione e non la smette più di singhiozzare, mentre i colleghi lo abbracciano e cercano di rincuorarlo. Lì con lui c’è anche Enzo Ceccarelli, il sindaco di Bellaria, la faccia scura e gli occhi arrossati. Non appena ha saputo la notizia, si è subito precipitato.

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