Assenza del Segretario della Difesa USA all’Incontro di Bruxelles per il Sostegno Militari all’Ucraina: Cosa Aspettarci?

Assenza del Segretario della Difesa USA all’Incontro di Bruxelles per il Sostegno Militari all’Ucraina: Cosa Aspettarci?

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Assenza del Segretario della Difesa USA al Vertice di Bruxelles per l’Ucraina

ROMA (ITALPRESS) – Il Segretario della Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, non parteciperà al previsto vertice che si terrà a Bruxelles l’11 aprile, dove si riuniranno rappresentanti di 50 Paesi per coordinare il supporto militare all’Ucraina. Anche se la notizia non è ancora ufficiale, le fonti vicine al Pentagono confermano che non è previsto l’invio di alcun funzionario americano.

La notizia dell’assenza di Hegseth rappresenterebbe un evento senza precedenti poiché, per la prima volta, la coalizione internazionale si ritroverà senza un rappresentante della principale potenza mondiale, gli Stati Uniti. A guidare il vertice saranno i rappresentanti di Germania e Gran Bretagna, due nazioni che hanno storicamente supportato l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa.

Una Nuova Strategia per la Difesa Europea

Questa scelta segna un cambiamento significativo nella politica statunitense nei confronti dell’Ucraina, un approccio che è stato anticipato dallo stesso Hegseth durante il precedente incontro. In quell’occasione, il Segretario della Difesa aveva esortato i partner europei a concentrarsi maggiormente sulla propria sicurezza invece di fare affidamento sui sostegni americani, che perdurano da 75 anni. Le sue parole avevano già destato non poche preoccupazioni tra i leader europei, evidenziando la necessità di una maggiore autonomia nella gestione delle proprie difese. A febbraio, Hegseth si era anche opposto all’adesione dell’Ucraina alla NATO, suscitando reazioni contrastanti tra i membri dell’alleanza.

Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato: “La pace non può essere raggiunta con l’assenza di dialogo tra le parti. È fondamentale che tutte le nazioni collaborino per trovare una soluzione duratura al conflitto”. Le sue parole sottolineano l’importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione, anche in un momento delicato come questo.

È interessante notare che il predecessore di Hegseth, Lloyd Austin, aveva istituito il Gruppo di sostegno a Kiev dopo l’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022. Questa iniziativa ha contribuito a raccogliere oltre 126 miliardi di dollari in aiuti per la sicurezza dell’Ucraina, di cui circa la metà provenienti dagli Stati Uniti. Negli anni successivi, il gruppo è diventato simbolo della leadership americana, concentrandosi sulla base aerea di Ramstein, dove ha avuto inizio la cooperazione internazionale.

Nonostante l’assenza di Hegseth, rimane da vedere come gli Stati Uniti continueranno a supportare l’Ucraina. Fonti interne al Pentagono riferiscono che esiste ancora una riserva di 3,85 miliardi di dollari per l’invio di equipaggiamenti militari, anche se dopo questo importo il Congress potrebbe chiudere i rubinetti degli aiuti, data la crescente enfasi su questioni interne. La posizione di Hegseth sembra coincidere con una visione più cauta nei confronti dell’impegno militare americano all’estero, modificando il precedente approccio più interventista.

La situazione si è ulteriormente complicata a fine febbraio, dopo un incontro controverso tra Volodymyr Zelenskyy e Donald Trump presso lo Studio Ovale. In seguito a questo evento, gli Stati Uniti hanno temporaneamente interrotto lo scambio di informazioni con l’Ucraina e hanno sospeso le forniture di armi per una settimana. Queste dinamiche evidenziano cambiamenti nella strategia americana e le crescenti difficoltà nell’assicurare il supporto continuo a Kyiv.

In un contesto così complesso, i leader europei sono spinti a riconsiderare le loro politiche di difesa e a sviluppare strategie più autonome. La cancelliera tedesca, Olaf Scholz, ha recentemente dichiarato: “Dobbiamo assicurarci di essere pronti a difendere noi stessi, e questo richiede un maggiore investimento nella nostra capacità militare”. Le sue parole riflettono un sentimento crescente tra le nazioni europee sulla necessità di rafforzare le difese nazionali alla luce delle incertezze nella cooperazione transatlantica.

Questa assenza di rappresentanza americana al vertice di Bruxelles potrebbe avere un impatto duraturo sulle relazioni internazionali e sulla solidarietà tra i Paesi europei nel supporto all’Ucraina. Rimane da vedere quali saranno le implicazioni a lungo termine di questa nuova fase della geopolitica americana e come risponderanno i Paesi europei a tale cambiamento di rotta.

-Foto IPA Agency-(ITALPRESS).

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