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AssoBirra: Riduzione delle accise al livello del 2023 per favorire la crescita

AssoBirra chiede al Governo di ridurre le accise sulla birra e ripristinare gli sconti per i birrifici artigianali. Il settore birrario è in contrazione a causa degli aumenti delle accise, con la produzione e i consumi in diminuzione. Le importazioni da Paesi con tassazioni inferiori stanno aumentando, rendendo le aziende italiane meno competitive. La filiera birraria, che impiega 103mila persone, è fondamentale per l’economia italiana. L’accisa sulla birra influisce su tutta la catena del valore, aumentando il prezzo per i consumatori. AssoBirra chiede una riduzione stabile delle accise nella prossima Legge di Bilancio per sostenere il settore.

AssoBirra chiede una riduzione delle accise sulla birra per sostenere il settore

Milano (ITALPRESS) – In vista dell’approvazione della Legge di Bilancio 2025, AssoBirra ha rivolto una richiesta al Governo per la riduzione delle accise sulla birra di 2 centesimi, insieme al ripristino degli sconti per i birrifici artigianali fino a 60 mila ettolitri. Tale misura porterebbe le accise a 2,97 euro per ettolitro grado Plato, livello precedente all’ultimo aumento. Il presidente di AssoBirra, Alfredo Pratolongo, sottolinea l’importanza di fornire certezze agli imprenditori che vogliono investire, abbandonando misure provvisorie.

Il settore birrario prima della pandemia ha registrato una crescita positiva, caratterizzata dallo sviluppo di nuove realtà artigianali e grandi investimenti industriali. Tuttavia, con l’avvento della pandemia e l’erosione del potere di acquisto, il mercato birrario ha visto una contrazione del 5% e una riduzione della produzione e dei consumi interni. Questo impatto negativo si protrae anche nel primo semestre del 2024, con continue difficoltà per la produzione nazionale e il mercato interno.

L’aumento delle accise ha contribuito all’inversione della tendenza positiva del settore birrario, portando ad una maggiore competitività delle birre prodotte all’estero rispetto a quelle italiane. L’intera filiera birraria, che impiega 103mila persone e crea legami solidi con le filiere agricole locali, è gravata dall’accisa, che incide sui produttori, gli esercenti e i consumatori.

Per sostenere la filiera della birra e garantire la sua competitività, AssoBirra chiede al Governo una riduzione stabile delle accise. L’accisa, in quanto tassazione regressiva, impatta in modo sproporzionato sulle birre più popolari, creando una situazione di ingiustizia fiscale. Il sostegno del Governo è cruciale per consentire alla filiera birraria di continuare a investire e crescere, mantenendo la sua importanza economica e occupazionale per l’Italia.

AssoBirra chiede al Governo un taglio delle accise sulla birra

Il presidente di AssoBirra, Alfredo Pratolongo, ha recentemente dichiarato che l’associazione chiede al Governo di ridurre le accise sulla birra di 2 centesimi e ripristinare gli sconti per i birrifici artigianali fino a 60 mila ettolitri, in vista dell’approvazione della Legge di Bilancio 2025. Questa misura permetterebbe alle accise di scendere a 2,97 euro per ettolitro grado Plato, ripristinando il livello precedente all’ultimo aumento. Pratolongo sottolinea che questo taglio sarebbe un segnale importante di sostegno agli imprenditori che vogliono investire nel settore birrario, ormai in contrazione dopo il calo del 5% evidenziato dal mercato.

Il settore birrario aveva vissuto un periodo di crescita positiva prima della pandemia, con nuove realtà artigianali in forte sviluppo e un aumento degli investimenti industriali. Tuttavia, dopo il colpo della pandemia, la produzione e i consumi sono calati significativamente, portando a una riduzione del 5,02% nella produzione e del 5,85% nei consumi nazionali. Questa situazione ha messo in evidenza un problema di competitività per le aziende italiane, soprattutto a causa dell’aumento delle importazioni di birra da Paesi europei con una tassazione inferiore.

AssoBirra sottolinea che l’aumento delle accise ha contribuito a questa situazione, riducendo i margini delle aziende e incidendo sui prezzi per i consumatori. La tassazione sull’accisa è considerata regressiva e pesa soprattutto sulle birre più popolari, creando una disparità nel trattamento fiscale. Per questo motivo, l’associazione chiede al Governo di intervenire con una riduzione stabile delle accise sulla birra, al fine di sostenere la filiera e mantenere la competitività del settore nel mercato internazionale.

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Redazione

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