Atene fuori dalla crisi, Europa chiude il commissariamento della Grecia
Atene fuori dalla crisi. La Grecia ce l’ha fatta, dopo otto anni di crisi finanziaria e e altrettanti di austerity per risollevarsi, l’Eurogruppo ha deciso per la chiusura del commissariamento e il ritorno della sovranità finanziaria della Grecia.
Atene uscirà dal programma di aiuti e potrà posticipare di 10 anni il pagamento dei 110 miliardi di euro di prestiti ricevuti dal vecchio fondo salva-Stati Efsf. Nel provvedimento è anche previsto l’allungamento di altri 10 anni per onorare il debito.
“La Grecia lascia il programma di aiuti con un’economia più forte, ottenuta grazie alle riforme, ed è importante che prosegua nello sforzo di riforma”, si legge nel comunicato finale.
Atene fuori dalla crisi: i programmi di “salvataggio”
La Germania è il principale creditore della Grecia che è riuscita a restituire in questi anni quasi 3 miliardi di euro.
I profitti provengono quasi tutti da una serie di operazioni eseguite attraverso il Securities Market Program, programma di acquisto di obbligazioni avviato dalla Bce nel 2010
Dal 2010, la Grecia ha partecipato a tre programmi di salvataggio, l’ultimo terminerà il 20 agosto, con i creditori europei per un prestito totale di 241,6 miliardi di euro.
La cifra complessiva di 2,9 miliardi include anche i 400 milioni di euro generati da un prestito del 2010 della banca di sviluppo KfW, di proprietà del governo tedesco.
“Un momento storico sia per la Grecia sia per la zona euro”, per usare le parole del commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici.
“Siamo molto vicini al momento in cui raccoglieremo frutti di anni di sacrifici e sforzi difficili”, aveva detto mercoledì ieri il primo ministro greco, Alexis Tsipras firmatario dell’ultimo travagliatissimo accordo del 2015.
La crescita del Pil e l’economia che è tornata a crescere
La crescita del Pil greco ha ormai raggiunto l’1,4% del Pil nel 2017 e dovrebbe accelerare ulteriormente quest’anno, mostrando una espansione dell’1,9%, mentre il prossimo anno è atteso un progresso del 2,3%. La Grecia ha poi un avanzo di bilancio dello 0,8% del Pil, contro il disavanzo del 15,1% del 2009.
Oltre alla questione del debito, gli europei devono chiudere gli ultimi dettagli del terzo programma di aiuti alla Grecia: 88 nuove riforme in cambio di un pagamento finale, un materasso finanziario di 20 miliardi di euro da corrispondere a luglio.
Gli ultimi anni sono stati piú tranquilli per Atene, anche se il peso delle riforme si é fatto sentire. Le privatizzazioni hanno ridato nuovo impulso all’economia. Il gigante dei trasporti cinesi Cosco ha acquistato il porto del Pireo, Ferrovie dello Stato le ferrovie elleniche e di Dei, che gestisce la rete elettrica nazionale, che ora dovrebbe andare sul mercato.
L’economia é tornata a crescere, complice anche la situazione internazionale che ha spinto il turismo interno all’unione. Ma la popolazione risente ancora delle riforme della Troika. Pensioni decurtate, sanità pubblica ridotta all’osso, aiuti per le classi piú indigenti limitati.
Ora il Paese é pronto a riprendersi e ha una sola certezza: uscire dall’Europa non sarebbe stata una buona scelta.