Attacco al mercatino di Natale in Germania: arrestati sei siriani
Torna l’incubo di un attacco terroristico ai mercatini di Natale in Germania. Ieri pomeriggio un’intera zona a Potsdam, a pochi chilometri da Berlino, è stata evacuata per la presenza di un pacco sospetto.
L’allarme bomba
Esso è stato consegnato ad una farmacia vicina alle bancarelle della città attorno alle 14 e 30. Aprendolo il farmacista era rimasto allarmato dalla presenza di alcuni cavi. Dalle prime verifiche è risultato che nel pacco fossero contenuti anche chiodi, polvere e una batteria. “Materiale esplosivo o incendiario”, ha scritto al polizia su Twitter, chiedendo alla gente di “ascoltare gli annunci dell’altoparlante” e di collaborare. Quindi il personale specializzato ha fatto brillare quello che aveva tutta l’aria di essere un ordigno artigianale. Ma dopo due ore l’allarme è stato ridimensionato. “Nel pacco sono stati rinvenuti anche dei petardi. Ma non c’era un innesco, quindi è probabile che non fosse in grado di esplodere”, ha affermato il ministro dell’interno del Land, Karl Heinz Schroeter, allentando finalmente la tensione generale.
Il mercatino di Natale “Blauer Lichterglanz” si svolge ogni anno nel centro di Potsdam. Si estende lungo la Brandenburger Straße fino a Luisenplatz, vicino al parco del castello di Sanssouci. L’area del mercatino non è stata chiusa completamente ma solo in maniera parziale. Secondo quanto riferisce la testata locale Potsdamer Neueste Nachrichten, al momento non sussiste più pericolo di esplosioni, ma il blocco rimane per consentire ulteriori indagini. Domani la manifestazione dovrebbe svolgersi regolarmente.
I sei arresti
Nel corso della giornata sono poi stati effettuati sei arresti di siriani sospetti. con l’accusa di appartenenza all’ISIS e di pianificare un attentato in un luogo pubblico.
I sei avrebbero voluto condurre un attacco contro il mercato di Natale di Essen. Secondo quanto ha reso noto l’ufficio del procuratore di Francoforte, inoltre, quattro dei sospetti arrestati – di età compresa tra i 20 e i 28 anni – erano arrivati in Germania nel dicembre del 2014 come richiedenti asilo, mentre gli altri due tra agosto e settembre dello scorso anno come rifugiati. Secondo i magistrati, il piano di attacco era ancora nelle fasi embrionali.