Barcellona: morti 3 italiani. Caccia all’ultimo terrorista

Barcellona: morti 3 italiani. Caccia all’ultimo terrorista

Sono tre le vittime italiane che hanno perso la vita nell’attacco terroristico di Barcellona: Bruno Gulotta, 35 anni,di Legnano, Luca Russo, che abitava a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, e Carmen Lopardo, 80 anni, da più di 60 residente in Argentina, originaria della provincia di Potenza.

Morti tre italiani

Bruno Gulotta, esperto informatico, si trovava in vacanza a Barcellona con la famiglia. La notizia della sua morte si è diffusa subito nel Comune di residenza del ragazzo e sui social, dove amici e conoscenti stanno esprimendo messaggi di cordoglio ai familiari.

Gulotta, 35 anni, al momento dell’attacco si trovava sulla Rambla: ha messo al sicuro i figli piccoli, facendogli da scudo, ed rimasto ucciso dal furgone killer che è piombato sulla folla uccidendo 14 persone.

Luca Russo, 25 anni, residente a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Originario di Marostica, il giovane si era laureato in ingegneria energetica a Padova appena un anno fa.  Era in vacanza nella città catalana con la fidanzata, Marta Scomazzon: anche la ragazza sarebbe stata travolta dal furgone ed è ferita in modo non grave.

Carmen Lopardo, 80 anni si era trasferita in Argentina oltre 60 anni fa. Come quasi tutte le vittime dell’attentato, anche Lopardo, ha spiegato il ministero degli Esteri argentino, “si trovava a Barcellona da turista“.

Un attentato che poteva essere ancora più spaventoso

Quella di Barcellona è una strage che ha colpito il mondo intero: le vittime e i feriti appartengono ad almeno 35 nazionalità diverse. Quattordici morti, 130 persone rimaste ferite, di cui 16 in maniera grave: è questo il bilancio di quello che poteva essere un attentato ancora spaventoso. Gli attentatori, infatti, avevano intenzione di usare dell’esplosivo, che avrebbe avuto conseguenze devastanti per città catalana. Domani si deciderà se portare al livello 5, il più alto, l’allarme terrorismo. Se la misura venisse confermata, ciò comporterebbe anche l’impiego dell’esercito per difendere i punti sensibili del Paese.

Non abbiamo paura

La Spagna reagisce all’attentato terroristico. Migliaia di cittadini si sono riuniti in Plaza Catalunya insieme a Re Felipe VI, al premier Mariano Rajoy e al presidente catalano Carles Puigdemont in, per un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’attentato di ieri. Dopo il ricordo, un lungo applauso, al grido di “No Tengo Miedo”, “Non ho paura”.

Caccia all’ultimo terrorista: è in fuga in Francia

L’autista del furgone che ha falciato e ucciso 13 persone nell’attacco di giovedì quindi sarebbe in fuga in Francia. E’ quanto afferma la polizia spagnola, riferiscono i media. Le forze dell’ordine stanno dando la caccia a Younes Abouyaaqoub, il giovane che ora gli inquirenti hanno identificato come l’autista-killer.

Gli altri 4 terroristi ricercati per la strage, tra cui Moussa Oukabir, 17 anni, sono stati uccisi dalla polizia catalana con un quinto terrorista a Cambrils. Secondo quanto riferisce il Telegraph, le forze di Sicurezza stanno dando la caccia a Younes Abouyaaqoub, e ad altri due sospetti terroristi, nel timore che potrebbero lanciare ulteriori attacchi in luoghi frequentati dai turisti.

Un agente della Sicurezza francese ha detto che la polizia spagnola sta ricercando un furgone Renault Kangoo noleggiato dai terroristi in Spagna giovedì che potrebbe aver attraversato il confine con la Francia. Secondo altre fonti il furgone Renault Kangoo preso in affitto da uno dei terroristi del commando di Barcellona venne ritrovato però due giorni fa, dopo in un incidente stradale, senza nessuno a bordo.

Si ritiene che 12 persone componessero il gruppo jihadista. Quattro sono in stato di arresto, tre di Ripoll, dove questa mattina la polizia ha perquisito l’appartamento di un imam radicale. Il commando che ha agito a Barcellona e a Cambrils composto da giovanissimi puntava a una strage di portata maggiore. L’esplosione in una villetta ad Alcanar, alcuni giorni prima dell’attentato di giovedì, ha costretto la cellula a modificare i piani.

 

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