Attentato in Afghanistan, autobomba vicino al parlamento: 38 morti

Attentato in Afghanistan, autobomba vicino al parlamento: 38 morti

Duplice attentato in Afghanistan. Stamani, a Kabul, un kamikaze e una bomba sono esplosi nei pressi del parlamento. Trentotto morti, ottanta i feriti. L’attacco è stato rivendicato dai talebani. In un hotel di Kandahar, poche ore dopo, si sono verificate altre due esplosioni. Nell’albergo si trovavano il governatore della città e alcuni diplomatici degli Emirati Arabi. Nove morti e decine di feriti.

Il ministero della Salute ha reso noto che il bilancio dei morti potrebbe aumentare. Molti feriti sono in condizioni gravissime. A Kabul sono stati feriti i dipendenti che uscivano in quel momento dal parlamento ed un deputato, Rahima Jami. Una delle guardie sul posto racconta: “Un kamikaze a piedi ha causato la prima esplosione, uccidendo e ferendo diversi lavoratori innocenti. La seconda era un’autobomba. Il veicolo era parcheggiato sull’altro lato della strada e mi ha fatto cadere all’indietro quando è esplosa”. Nella seconda esplosione sono morti quattro poliziotti, che stavano prestando soccorso ai feriti del primo attacco. A Kandahar, invece, secondo i media del posto, hanno subito lesioni anche il governatore e un diplomatico.

L’attentato di Kabul, a sua volta, è avvenuto poco dopo un attacco kamikaze che ha causato sette morti a Lashkar Gah. L’Afghanistan si trova in una situazione delicatissima. Sono circa dieci mila i soldati americani presenti nella nazione in aiuto dell’esercito afghano per combattere l’insurrezione dei talebani, di al Qaeda e dell’Isis.

Gli attacchi terroristici sono stati già rivendicati dal portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, che ha precisato che la maggior parte delle vittime sono agenti dell’intelligence afghana.

È della scorsa settimana la notizia che l’Afghanistan ha accettato favorevolmente la decisione del Pentagono di inviare 300 Marines nell’Helmand. Le forze armate arriveranno sul posto in primavera per “educare” i soldati afghani nell’ambito della missione Nato.

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