Attacco suicida all’ambasciata irachena a Kabul: l’Isis rivendica

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Un commando armato di almeno 4 uomini ha attaccato oggi a Kabul un compound della polizia afghana che si trova accanto all’ambasciata dell’Iraq. Secondo le dichiarazioni del ministro dell’Interno afghano, l’attacco è iniziato quando un terrorista si è fatto esplodere all’ingresso, aprendo così il passo all’interno ad altri tre uomini.

Sette gli agenti uccisi

L’Isis ha rivendicato l’attentato attraverso l’agenzia di stampa che utilizza per la sua propaganda. Amaq ha in effetti sostenuto che due uomini hanno compiuto l’attacco contro la legazione e ingaggiato la successiva battaglia con le forze di sicurezza afghane uccidendo sette agenti delle forze dell’ordine.

Nel mirino l’ambasciata in cui, appena due settimane fa, la rappresentanza diplomatica irachena aveva ospitato un evento per festeggiare la sconfitta dell’Isis a Mosul. La polizia afghana non conferma per il momento le vittime.

Secondo alcune fonti, i terroristi si sono asserragliati in un edificio vicino la legazione che è situata nel quartiere di Shar-e Naw. Un portavoce del ministero dell’Interno, Najib Danish, ha reso noto che il personale diplomatico è stato evacuato e messo al sicuro. L’intera area è circondata dai blindati e da un imponete contingente di polizia e di soldati afghani. L’ambasciata si trova in un quartiere immediatamente all’esterno della cosiddetta ‘green zone’, l’area all’interno della quale sono protette la gran parte delle ambasciate straniere e missioni diplomatiche internazionali, letteralmente blindata da guardie di sicurezza e blocchi di cemento. L’ambasciata irachena si trova invece in una piccola strada in un quartiere in cui ci sono anche mercati. Nella zona si trova anche un’antica sede del ministero dell’interno afghano, che continua ad ospitare funzionari, ed un complesso delle Nazioni Unite.

 

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