Attentato Istanbul, dura la reazione di Erdogan
Attentato Istanbul, dura controffensiva di Erdogan dopo la strage. Dopo la rivendicazione degli attentati da parte del Pkk , il governo passa all’attacco e lo fa a modo suo. Continua intanto a salire il bilancio delle vittime del duplice attentato di sabato sera, il nuovo bilancio diffuso dal ministro turco della Salute, Recep Akdag, parla di 44 morti. Tra le vittime, secondo il ministero, ci sono 36 poliziotti. I feriti sono 166.
Le unità antiterrorismo della polizia turca hanno arrestato all’alba almeno 118 membri del partito filo-curdo Hdp, tra cui i responsabili provinciali di Istanbul e Ankara. La rivendicazione è stata fatta dal gruppo estremista curdo Tak (Falchi per la liberazione del Kurdistan).
Il ministero dell’Interno di Ankara ha confermato l’arresto di “almeno 235 persone” in operazioni in diverse zone della Turchia. Su tutti, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu, pesa l’accusa di “propaganda per conto di gruppi terroristici” e legami con il Pkk. Gli arresti sono scattati durante operazioni in 11 province del Paese.
I sospetti dell’attentato Istanbul sono accusati di legami con il Pkk. Secondo l’agenzia statale Anadolu, oltre che a Istanbul e Ankara, i blitz sono stati condotti nelle sedi del partito a Manisa, Adana e Mersin.
I blitz seguono il giro di vite avviato contro l’Hdp durante lo stato d’emergenza, dichiarato in Turchia dopo il fallito golpe del 15 luglio. Da oltre un mese, sono detenuti con accuse di legami con il Pkk anche 10 deputati, tra cui i leader del partito, Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag.
In manette sono finiti anche più di 50 co-sindaci, mentre una quarantina sono i Comuni commissariati dal governo, compresa la ‘capitale’ curda Diyarbakir. L’Hdp ha diffuso un comunicato di ferma condanna dell’attacco di Istanbul.
Campagna militare dopo attentato Istanbul
Ankara, che considera il Pkk “organizzazione terroristica”, ha ripreso la campagna militare contro il gruppo nel luglio del 2015, dopo una lunga tregua e il tentativo di avviare un processo di pace. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta presiedendo nella sua residenza di Mabeyn a Istanbul una riunione di sicurezza nazionale.
Le autorità turche hanno dichiarato per oggi una giornata di lutto nazionale dopo l’attacco di ieri sera vicino allo stadio del Besiktas a Istanbul. Le esplosioni sono avvenute due ore dopo la fine della partita tra i padroni di casa del Bsiktas e gli avversari del Bursarpor.