Attentato Kabul, kamikaze contro agenzia di stampa: almeno 40 vittime

Attentato Kabul, kamikaze contro agenzia di stampa: almeno 40 vittime

Attentato Kabul. Un attentato suicida a Kabul ha fatto almeno 40 vittime. Un kamikaze si è fatto esplodere alla sede del Tabian Media Center, all’interno del quale si trova una scuola islamica e gli uffici dell’agenzia di stampa Sadai Afghan (Voce afghana).

All’interno dei locali era in corso una riunione di studenti, riferisce il direttore dell’agenzia, Sayed Hasan Hussaini. Dopo l’attacco suicida ci sarebbero state altre due esplosioni.

Secondo la tv locale Tolo, tra le vittime ci sarebbero anche donne e bambini.

Attentato Kabul: ancora nessuna rivendicazione

Il Tabian Media Center è una organizzazione culturale gestita da un religioso sciita. Non c’è stata ancora alcuna rivendicazione. Via Twitter, i talebani hanno escluso qualsiasi loro coinvolgimento.

Il presidente afghano, Ashraf Ghani, ha duramente condannato l’attacco definendolo un crimine contro l’umanità: “Con l’attacco odierno, e con quelli contro moschee e centri culturali, i terroristi commettono crimini contro l’umanità, con atti che sono contro tutti i principi islamici ed umanitari”.

Ucciso sei bambini da una mina

Sempre a Kabul, lungo una strada della provincia settentrionale afgana di Balkh, sei bambini sono rimasti uccisi per lo scoppio di una mina.

Il governatore del distretto di Dawlat Abad, Mohammad Karim, ha spiegato che la mina è esplosa ieri uccidendo sei pastorelli di età comprese tra gli otto e i dieci anni. Nessuno ha immediatamente rivendicato la responsabilità dell’attacco, ma Karim incolpa i talebani affermando che gli insorti hanno piantato la mina per colpire i funzionari e le forze di sicurezza afghani.

L’Afghanistan ha il più alto numero di vittime di mine nel mondo, che insieme ad altri tipi di bombe piazzate sui cigli della strada uccidono o feriscono circa 140 persone ogni mese.

I media afghani sono stati già presi di mira da militanti estremisti. A novembre un attacco contro l’emittente afgana Shamshad TV a Kabul, rivendicato dall’Isis, ha ucciso una persone e ferito più di 20.

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