Attentato kamikaze al palazzo di giustizia di Damasco: 37 morti

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L’Isis costretto ad arretrare dalla Siria all’Iraq lascia dietro di se morte e distruzione. È di questa mattina la notizia di un attentato kamikaze che ha colpito il palazzo di giustizia di Damasco. Il bilancio delle vittime è di 37 morti. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che almeno 21 delle vittime erano civili, mentre le altre erano membri delle forze governative siriane.

Dopo l’attacco kamikaze contro il palazzo di giustizia, una seconda esplosione ha colpito Damasco. Lo riferisce la tv di Stato, precisando che la seconda esplosione ha colpito la zona di Rabweh.

Buone notizie

Ma ci sono anche buone notizie dalla Siria: si apprende che è stata ripristinata la fornitura di acqua adAleppo e ”presto” sarà di nuovo disponibile per gli abitanti della città. Lo ha reso noto sempre la Sana.

La fonte principale per l’approvvigionamento di acqua ad Aleppo era stata isolata per circa due mesi da milizie islamiche e gli abitanti erano costretti a rifornirsi da venditori privati o tramite pozzi. La scorsa settimana l’esercito siriano ha preso il controllo della zona di al-Khafsa a est di Aleppo.

Intanto si apprende che il primo gruppo di ribelli lascerà al-Waer, quartiere di Homs e roccaforte dell’opposizione nella Siria centrale, il 18 marzo. Lo ha riferito l’emittente libanese al-Manar, ricordando l’accordo tra i ribelli ancora presenti ad al-Waer e le autorità locali firmato ieri e annunciato dal governatore di Homs, Talal Barazi.

L’intesa prevede che i ribelli e i loro familiari lascino la città per trasferirsi a Idlib, nel nord. Nel quartiere di al-Waer, sotto assedio parte delle forze del regime dal 2013, vivono circa 75mila persone.

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