Attentato di Londra: arrestato un 18enne a Dover

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Un ragazzo di 18 anni sarebbe stato arrestato con l’accusa di essere legato all’attentato terroristico che ha provocato 30 feriti in un vagone della metropolitana di Londra, il 15 settembre 2017. E’ quanto si apprende da alcune agenzie di stampa inglesi.

Le dichiarazioni del team antiterrorismo

“Abbiamo eseguito un arresto significativo – ha detto Neil Basu, vice coordinatore del team antiterrorismo – ma sebbene siamo soddisfatti dei progressi fatti le indagini proseguono, e il livello di allerta resta critico”. Blitz della polizia anche nel Surrey. 

“In questo momento non cambieremo le misure protettive di sicurezza e i passi intrapresi per permettere la presenza di altri agenti armati”, ha detto ancora confermando quindi le misure scattate dopo l’innalzamento dell’allerta terrorismo al livello massimo.

Anche se siamo soddisfatti per i progressi compiuti, l’investigazione continua e il livello di minaccia resta serio“, ha spiegato Neil Basu, coordinatore nazionale dell’antiterrorismo britannico, “La popolazione deve restare vigile ma il nostro personale, ufficiali e collaboratori continuano a lavorare in questa complessa indagine. Al momento, non possiamo modificare le misure di sicurezza e altri poliziotti armati restano dispiegati“.

“Questo arresto porterà ad altre azioni da parte dei nostri investigatori”, ha aggiunto senza però fornire ulteriori dettagli. “Per impellenti ragioni investigative noi non daremo nessuna ulteriore informazione al momento sull’uomo arrestato”, ha spiegato.

I poliziotti hanno formato un cordone di sicurezza intorno alla casa e ordinato a tutti i residenti nel raggio di 100 metri dal luogo oggetto dell’incursione di abbandonare le proprie abitazioni come misura precauzionale.

 Il giovane sarebbe stato bloccato stamattina nella zona del porto della città, terminal dei collegamenti con la Francia attraverso la Manica. Non è stato precisato al momento se stesse per imbarcarsi o meno, né se sia sospettato come autore dell’attentato o come complice. Il numero due di Scotland Yard, Neil Basu, ha parlato comunque di un “arresto significativo”, aggiungendo peraltro che a dispetto dei “progressi” nelle indagini, lo stato di allerta “resta critico”. L’arrestato è stato trasferito a Londra per essere preso in custodia in una stazione della Metropolitan Police nella zona sud della capitale britannica.

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