Attivisti della generazione attuale vandalizzano il Ministero del Lavoro con vernice nera

Attivisti della generazione attuale vandalizzano il Ministero del Lavoro con vernice nera

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A Roma, si è verificato un nuovo blitz da parte del movimento Ultima Generazione. Gli attivisti, che aderiscono alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, hanno condotto un’azione di disobbedienza civile nonviolenta questa mattina presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in via Veneto. L’intento era lasciare un messaggio chiaro alla Ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone.

Inizialmente, gli attivisti hanno spruzzato di nero la facciata del ministero con carbone vegetale. Poi, hanno esposto locandine che riportavano i dati allarmanti delle morti e degli infortuni sul lavoro nel 2023: “560 mila infortuni sul lavoro e 1041 morti”. Questi numeri indicano una realtà drammatica che non può essere ignorata.

La situazione evidenziata dai dati sottolinea la grave crisi in cui versa il settore lavorativo in Italia. Con due persone che perderanno la vita sul posto di lavoro proprio oggi, è evidente che non si può più rimanere in silenzio di fronte a questa ingiustizia.

Gli attivisti di Ultima Generazione hanno voluto portare all’attenzione dell’opinione pubblica la gravità della situazione e la necessità di adottare provvedimenti immediati per contrastare questa triste realtà.

L’azione condotta davanti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha cercato di sensibilizzare le istituzioni e la Ministra Calderone sull’urgenza di affrontare il problema dei morti e degli infortuni sul lavoro in modo efficace e tempestivo.

Il gesto di disobbedienza civile nonviolenta, seppur drastico, ha lo scopo di attirare l’attenzione sulle drammatiche conseguenze di una situazione che non può essere più ignorata. È essenziale che si agisca immediatamente per evitare che altri lavoratori perdano la vita o subiscano gravi infortuni sul lavoro.

Ultima Generazione, con le sue azioni provocatorie ma pacifiche, si pone l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e un cambiamento concreto rispetto alla situazione precaria dei lavoratori in Italia. La lotta per la sicurezza sul lavoro e per la tutela dei diritti dei lavoratori è una battaglia che non può più essere rimandata.

Le autorità devono prendere sul serio le richieste e le denunce degli attivisti di Ultima Generazione e agire con determinazione per garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per tutti. È tempo di passare dalle parole ai fatti e di mettere fine a questa tragica realtà che continua a segnare il futuro dei lavoratori italiani.

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