Augusto Daolio, la tragica scomparsa del talentuoso cantante dei Nomadi a causa di un cancro all’età di 45 anni
Augusto Daolio è stato per molti anni il cuore e l’anima dei Nomadi. Con il soprannome “Il vagabondo della musica italiana”, insieme a Beppe Carletti ha fondato una delle band più longeve della musica italiana. Augusto Daolio non era solo un cantautore di talento, ma anche un poliedrico artista che si distingueva anche come pittore e scultore. Nel 1991 ha tenuto una mostra delle sue opere nella sua città natale Novellara. Dopo la sua morte, è stata fondata l’Associazione Augusto Per La Vita, dedicata alla ricerca di cure contro il cancro.
La musica è stata sempre la passione più grande di Augusto Daolio, che nel 1963 ha fondato i Nomadi insieme a Beppe Carletti, avviando così una brillante carriera musicale. Nel 1968, la formazione dei Nomadi comprendeva Augusto Daolio (voce), Beppe Carletti (tastiere), Gianni Coron (bassista), Gabriele Copellini (batterista) e Franco Midili (chitarrista).
La vita di Augusto Daolio ha subito una svolta drammatica nel 1992, quando è stato diagnosticato con un cancro ai polmoni. Nonostante vari ricoveri, Augusto ha continuato a esibirsi con i Nomadi fino all’ultima esibizione il 7 agosto vicino a Genova. La morte del bassista Dante Pergreffi è stata un duro colpo per lui.
Il 7 ottobre 1992, Augusto Daolio è deceduto nella sua casa di Novellara all’età di 45 anni. Dopo la sua scomparsa, i Nomadi gli hanno reso omaggio con l’album live “Ma che film la vita”, che documenta le ultime esibizioni di Daolio.
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