Auto cabrio, giusta terapia per il corpo e per la mente
È opinione comune che le auto cabriolet siano opere d’ingegneria affascinanti. Chi non ha mai sognato di guidarne una su una strada di mare con il vento tra i capelli in una calda giornata estiva?
Partendo da questo presupposto molti si domandano se questa tipologia di auto può rappresentare la scelta ottimale solo durante la stagione estiva.
Non esiste una risposta univoca a questo quesito. Come per molti altri interrogativi che ruotano intorno al mondo automobilistico, anche in questo caso non si può offrire un responso definitivo e oggettivo. Sicuramente il luogo in cui si vive tende a influenzare molto la scelta dell’automobile da acquistare. Per chi è abituato a convivere con 40 gradi all’ombra per 365 giorni l’anno, scegliere questo tipo di vetture rappresenta una chiara necessità, oltre che una scelta consigliata. Tuttavia, anche in un Paese notoriamente freschino come l’Inghilterra, non è raro imbattersi in temerari britannici che viaggiano con la capote abbassata anche in inverno, quasi a dimostrare la loro invulnerabilità all’impervio clima locale o forse semplicemente per una questione di principio.
È pur vero che la zona geografica non può più rappresentare un limite imprescindibile all’acquisto di queste auto perché, soprattutto al giorno d’oggi più che in passato, sono dotate di capote perfettamente isolanti capaci di garantire un totale isolamento dal freddo, anche nelle giornate più rigide. Molti costruttori automobilistici, infatti, garantiscono che con la capote chiusa non è possibile percepire alcuna differenza rispetto alle vetture tradizionali, anche se la temperatura esterna è particolarmente bassa o persino invernale.
D’altronde, in un paese come l’Italia in cui sovente si assiste a delle giornate belle e calde anche fuori stagione, sarebbe un peccato non poter godere di questi veicoli.
Per questi motivi, è possibile abbandonare la convinzione che le cabriolet siano macchine esclusivamente estive o da usare solo durante le vacanze nei luoghi più caldi.
Chi sceglie una cabrio ha sostanzialmente fame di sole, e del resto il sole rappresenta la vita. È un richiamo insito nella natura dell’uomo. Anche il grande Albert Einstein qualche tempo fa dichiarò: «Per il resto della mia vita rifletterò su cosa sia la luce». Scegliere un’auto cabriolet, proprio per la maggior quantità di luce che filtra rispetto alle colleghe, sembrerebbe essere un’impellenza biologica.
Fabio Marchesi, massimo esperto italiano in applicazioni terapeutiche della luce, inventore di una lampada a spettro solare in grado di emettere dentro le case raggi molto simili a quelli che promanano dalla stella più vicina al nostro pianeta, ha spiegato che per sopravvivere abbiamo bisogno di 20 minuti di sole ogni giorno, per vivere di almeno 1 ora e per godere di buona salute di almeno 3 ore. Ha inoltre sottolineato che passare 8/10 ore al giorno all’ombra dei neon dell’ufficio è fortemente dannoso per la salute umana.
Secondo questa interpretazione, scegliere un’auto scoperta rappresenterebbe un ottimo metodo per rigenerare il corpo e la mente. Vivere (e viaggiare) col sole in fronte potrebbe essere una vera e propria terapia.
Inoltre, l’automobilista di cabriolet risulta essere molto più previdente e scrupoloso rispetto ai colleghi in quanto sovente predilige la viabilità ordinaria rispetto alle autostrade; è sempre aperto a una deviazione dall’itinerario prestabilito se scorge sul suo percorso qualcosa d’interessante e, soprattutto, risulta più prudente.