Avvocato spara e uccide un cliente: “Minacciava me e la mia famiglia”

Avvocato spara e uccide un cliente: “Minacciava me e la mia famiglia”

Un omicidio al culmine di una lite. Un avvocato del brindisino ha ucciso un cliente nel suo studio legale. L’uomo, un 45enne, è morto sotto i numerosi colpi di pistola sparati dall’avvocato di 47 anni.

I carabinieri della stazione di Oria hanno trovato il corpo senza vita riverso sul pavimento dello studio, a pochi passi dalla scrivania del legale.

Dopo il sopralluogo del personale del nucleo investigativo addetto ai rilievi continuano le indagini volte a ricostruire l’esatta dinamica e il movente del delitto.

Il movente

“Mi perseguitava e minacciava di morte me e la mia famiglia, non ci ho visto più”. Ha parlato a lungo e senza esitazione con gli inquirenti l’avvocato civilista Fortunato Calò.

L’avvocato ha consegnato al pm Raffaele Casto il proprio cellulare, mostrando una lunga serie di sms, telefonate a tutte le ore del giorno e della notte da parte della vittima.

La vittima chiedeva che gli venissero liquidati i risarcimenti assicurativi per diversi incidenti stradali in cui era rimasto coinvolto. Richieste con corredo di minacce e appostamenti.

L’avvocato, nella sua ricostruzione ha dichiarato di avere impugnato la pistola calibro 9×21 che custodiva nella scrivania, puntandola contro il cliente al termine dell’ennesima lite.

L’autodenuncia

L’avvocato Calò non ha opposto resistenza alcuna, né ha tentato di scappare: lo stesso avvocato ha chiesto ai tre colleghi dello studio associato di chiamare gli inquirenti. L’accusa formulata dal pubblico ministero è di omicidio volontario. Fortunato Calò è detenuto nel carcere di Brindisi in via Appia. Lo studio legale dove è avvenuto l’omicidio è stato sequestrato.

La vittima

La vittima era stata più volte coinvolta in piccole storie di spaccio. Nella fedina penale di Carluccio c’è una condanna per detenzione di stupefacenti. Il 45enne era padre di quattro figli e pare che non avesse un lavoro stabile. Da qualche tempo si era trasferito a Oria con la nuova compagna e i due figli più piccoli, pur essendo formalmente residente a Torre Santa Susanna.

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