Azienda licenzia spazzino a due anni dalla pensione: ha il Parkinson
Un operaio che svolgeva da 10 anni la mansione di spazzino a Torino è stato licenziato. L’azienda per la quale lavorava perché ritenuto “inabile al lavoro” dopo essersi ammalato del morbo di Parkinson. L’uomo, di 59 anni, Franco Minutiello era ad appena due anni dal pensionamento.
L’impresa in questione è la Teknoservice e si occupa della raccolta dei rifiuti. I vertici si difendono dicendo di non avere altri ruoli disponibili e compatibili con la sua condizione fisica nello stabilimento in cui lavorava.
La vicenda
Dopo oltre due anni di lavoro saltuario a causa della malattia, l’operaio è stato sottoposto a un controllo medico da parte dell’azienda che lo ha privato dell’idoneità alla mansione di raccoglitore. La Teknoservice ha proceduto al licenziamento ma ora la vicenda si sposta in tribunale.
L’azienda ha quindi deciso di licenziarlo perché affetto dal morbo di Parkinson. Minutiello ha scritto una lunga lettera-appello per denunciare la sua storia: “Una persona che viene, non per causa sua, colpita da una malattia nel corso della sua vita, può esser buttata – questo è il termine giusto – in mezzo ad una strada senza che l’azienda cerchi una ricollocazione interna”.
Alberto Garbarini, direttore della Teknoservice di Piossasco, replica: “Abbiamo già un disabile al numero verde, come in altri settori della società. E’ una storia molto complessa. Nel processo di licenziamento il lavoratore non si è presentato alle udienze di conciliazione, né lui né l’avvocato. Si è rifiutato di farsi assistere dal patronato. Si tratta di un caso sociale, di un caso che ha bisogno di assistenza, ma non è l’azienda che può aiutarlo”.
Ancora due anni e qualche mese Minutiello avrebbe potuto accedere allo scivolo della pensione anticipata. Ora la sua battaglia si trasferirà in Tribunale.