Banche, Padoan: “sanzione ai manager scorretti”
Nel corso della giornata di ieri, sono stati innumerevoli gli impegni che hanno visto protagonista il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.
Durante l’ audizione di fronte alle commissioni Finanze congiunte di Camera e Senato, Padoan ha chiesto il pugno duro sui casi di violazione di norme deontologiche e penali da parte dei manager di istituti di credito, auspicando rispetto per il sistema bancario italiano.
“Nel dibattito si è spesso gettato discredito sull’intero settore, alimentando anche all’estero una percezione sbagliata e immotivata. È un atteggiamento dannoso che mette a repentaglio la funzionalità in un settore vitale per l’economia, la crescita e il lavoro” ha spiegato.
Il Ministro ha anche espresso la sua sul salvataggio di Mps, che prevederà l’ingresso dello Stato nel capitale dell’istituto senese. “Il management, che pure ha manifestato la disponibilità a rimettere il proprio mandato, gode della fiducia del governo. Al momento dell’effettiva entrata dello Stato nel capitale della banca si procederà alla nomina di un nuovo consiglio di amministrazione”. E ha aggiunto: “La ricapitalizzazione precauzionale è, per definizione europea, temporanea”. Poi Mps,“definitivamente risanata”, tornerà al mercato.
“In alcuni casi le banche hanno venduto strumenti finanziari e prodotti di investimento a risparmiatori che per loro profilo patrimoniale e reddituale non avrebbero dovuto assumere quei rischi – ammette Padoan – in altri casi ci sono state forzature nei confronti della clientela. Si tratta di comportamenti impropri e in alcuni casi illeciti”. Su questi la magistratura sta conducendo inchieste e il governo auspica che la giustizia individui le responsabilità e sanzioni adeguatamente i colpevoli. Con il decreto banche e con il salvataggio di Mps, a detta di Padoan, l’intero sistema bancario starebbe voltando pagina. E, ha tenuto a sottolineare, “non è affatto da escludersi che si inneschi un circolo virtuoso tra pulizia dei bilanci, consolidamento e ritorno alla crescita”.
Nel pomeriggio, in occasione della conferenza stampa sull’ attività della Bei in Italia nel 2016,tenutasi presso il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella quale ha partecipato anche il vice presidente Bei Scannapieco, “questa è una strategia che fa bene al Paese e che viene sviluppata in modo efficiente”, ha detto il ministro dell’Economia. “Con un po’ di immodestia, vorrei fosse ricordato che è la conseguenza di un’iniziativa presa dalla presidenza italiana dell’Unione europea nel 2014, quando l’Italia mise la questione degli investimenti e della crescita al primo posto dell’agenda europea“, ha aggiunto Padoan.