Barbaro dichiara l’Intesa Mase-Cip come “Ambasciatore dello sport per la sostenibilità”
Il sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, ha sottolineato l’importanza di promuovere la sostenibilità ambientale attraverso lo sport, coinvolgendo non solo campioni ma anche società sportive e dirigenti. L’iniziativa del ministero, partita con i Giochi Olimpici, si estende anche alle Paralimpiadi e punta a rendere lo sport un ambasciatore costante dell’ambiente. Questo connubio tra sport e sostenibilità è fondamentale per rispondere all’Agenda 2030 dell’Onu e garantire pratiche sportive rispettose dell’ambiente. Grazie all’intesa tra MASE e CIP, gli atleti paralimpici sono coinvolti in iniziative che promuovono comportamenti sostenibili.
Lo sport come ambasciatore della sostenibilità ambientale
Il sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, ha sottolineato l’importanza delle attività ambientali nel contesto educativo, promuovendo la sostenibilità attraverso il coinvolgimento dei campioni sportivi e delle società sportive. L’obiettivo è rendere gli eventi sportivi e gli impianti più sostenibili, partendo dalle Olimpiadi e Paralimpiadi e continuando nel tempo. Lo sport è visto come un ambasciatore costante del ministero dell’Ambiente, promuovendo comportamenti attenti alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.
Barbaro ha evidenziato che lo sport è l’unico settore che può intercettare tutti i punti dell’Agenda 2030 dell’ONU, protocollo di difesa dell’ambiente accettato da tutte le nazioni del mondo. Il connubio tra sport e sostenibilità è declinato attraverso pratiche sportive che definiscono con precisione cosa significhi sostenibilità nel campo sportivo. L’iniziativa “Sostenibilità nel mondo dello sport” è stata ufficialmente inserita nelle attività del ministero, con la creazione di una divisione dedicata esclusivamente alla sostenibilità nel contesto sportivo.
Grazie all’intesa tra MASE e CIP, gli atleti paralimpici sono coinvolti in iniziative che promuovono la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Questo impegno mira a creare una cultura ambientale nel mondo dello sport, educando atleti, dirigenti e appassionati su comportamenti responsabili. L’obiettivo è trasformare lo sport in un veicolo costante di promozione della sostenibilità e della tutela dell’ambiente, contribuendo a costruire un futuro più eco-sostenibile per tutti.
Lo sport come ambasciatore della sostenibilità ambientale
Il sottosegretario Claudio Barbaro ha sottolineato l’importanza di utilizzare il mondo dello sport come veicolo per promuovere la sostenibilità ambientale. Attraverso le gesta dei campioni e l’impegno delle società sportive, si vuole diffondere la consapevolezza riguardo all’importanza di pratiche sostenibili e del rispetto dell’ambiente. Questo progetto, iniziato durante le Olimpiadi e esteso alle Paralimpiadi, si propone di continuare nel tempo per fare dello sport un ambasciatore costante del ministero dell’Ambiente.
Barbaro ha evidenziato che lo sport è in grado di coprire tutti i punti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, riguardanti la difesa dell’ambiente. Attraverso le pratiche sportive, si cerca di definire con precisione cosa significhi sostenibilità in campo sportivo. L’iniziativa “Sostenibilità nel mondo dello sport” è stata inclusa per la prima volta nelle attività ufficiali del ministero, con la creazione di una divisione dedicata esclusivamente alla sostenibilità nel mondo dello sport.
La collaborazione tra il MASE e il CIP permetterà agli atleti paralimpici di partecipare a iniziative che promuovono comportamenti attenti alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Questo impegno congiunto mira a coinvolgere anche i dirigenti sportivi, affinché possano essere formati per rendere eventi e impianti sportivi sostenibili nel tempo.
La sinergia tra sport e sostenibilità è stata enfatizzata come un elemento chiave per sensibilizzare l’opinione pubblica e per guidare il cambiamento verso un futuro più verde e rispettoso dell’ambiente. Attraverso questo connubio, si spera di creare una cultura sportiva che ponga al centro la sostenibilità come principio fondamentale.
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