Braccio di ferro Barcellona-Madrid: in gioco indipendenza e autonomia
Indipendenza e autonomia. Oggi scade l’ultimatum per Carles Puigdemont il governo di Madrid ha dato tempo fino a questa mattina per chiarire con un ‘sì’ o con un ‘no’ la posizione della Catalogna in merito alla dichiarazione di indipendenza.
La leader del Pdecat Marta Pascal ha dichiarato “Chiediamo che si revochi la sospensione della dichiarazione di indipendenza se lo stato applica l’art. 155” .
In gioco l’autonomia della Catalogna
C’è in gioco l’autonomia della Catalogna: Rajoy ha infatti avvertito che potrebbe decidere di applicare l’art. 155 della costituzione, che gli consente di commissariare la Catalogna. Con il rischio però di provocare un sollevamento catalano. Puigdemont nelle ultime ore ha tenuto le carte coperte.
Sono falliti tutti i tentativi di mediazione: Rajoy e il socialista Pedro Sánchez avevano proposto a Puigdemont di convocare le elezioni e a cambio Madrid avrebbe evitato l’avvio del 155. L’arresto dei due Jordis, Sànchez e Cuixart, e la possibilità che le due organizzazioni civiche dell’indipendentismo.
Le organizzazioni della società civile si preparano intanto ad una ‘resistenza pacifica’ e ‘gandhiana’ di massa ‘in difesa delle istituzioni’ se Madrid commissarierà la Catalogna.
L’Autorità Fiscale di Madrid ipotizza un calo della crescita nel 2018 di fino all’1,2% con perdite fino a 12 miliardi per l’economia spagnola. L’art. 155 consentirà a Rajoy di assumere le competenze del Governo, iniziando dagli interni, con il controllo dei Mossos d’Esquadra, la polizia locale, e dell’economia, defenestrando il vicepresidente Junqueras. Puigdemont secondo alcuni media non sarebbe destituito ma perderebbe i suoi poteri. Contro di lui però potrebbe procedere la procura spagnola incriminandolo per ‘ribellione’. Ara scrive che il procuratore generale dello Stato José Manuel Maza “vuole essere colui che ha messo in prigione Puigdemont”.