Bari, dodicenne operata per frattura al femore muore sotto i ferri
Una dodicenne è entrata in ospedale per un semplice intervento di riduzione di una frattura al femore ma è morta nell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari dopo un intervento per le complicazioni.
La ragazzina non si sarebbe più svegliata dopo l’operazione a causa di una ipertermia maligna: una febbre molto alta, fino ai 44 gradi di temperatura corporea. Sul decesso la Procura di Bari ha aperto un’indagine per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.
La pm Bruna Manganelli ha delegato i carabinieri per l’acquisizione delle cartelle cliniche e sta valutando la posizione dei medici che hanno avuto in cura la 12enne. Nei prossimi giorni si potrebbe procedere all’iscrizione dei medici nel registro degli indagati.
La bimba era colombiana, adottata da una famiglia italiana
I genitori hanno riferito che la 12enne, di origini colombiane e adottata da una coppia italiana all’età di sei anni, era arrivata in ospedale con la gamba rotta dopo un incidente stradale e sarebbe stata accompagnata nel tardo pomeriggio di martedì 19 settembre al pronto soccorso del Policlinico di Bari. Lì i medici l’hanno indirizzata all’ospedale Giovanni XXIII, dove è stata operata d’urgenza nel reparto di Ortopedia pediatrica.
Dall’intervento, però, l’adolescente non si è più risvegliata. Le indagini della magistratura barese dovranno appunto accertare cosa abbia causato il fenomeno infiammatorio improvviso e acuto e l’ipertermia maligna che avrebbe provocato il decesso.
Le dichiarazioni dell’ospedale
“L’intervento è stato fatto secondo procedura ed è terminato nei tempi previsti”, ha spiegato la direzione dell’ospedale, “Al termine la giovane ha avuto un’ipotermia maligna (una febbre molto alta, ndr), ovvero una febbre ad altissimo livello. Tutti i medici hanno cercato di salvarla, ma per la piccola non c’è stato niente da fare. Abbiamo immediatamente avviato un’indagine interna ed esterna”. Sul decesso la procura di Bari ha aperto un’indagine.