Bimba di un anno salvata a Napoli da un tumore che ostruiva le vie aeree

Bimba di un anno salvata a Napoli da un tumore che ostruiva le vie aeree

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Un Caso Straordinario di Chirurgia Pediatrica al Santobono di Napoli

NAPOLI (ITALPRESS) – Una coraggiosa bimba di un anno, che lottava contro un ingombrante tumore retrofaringeo, ha ricevuto un trattamento salvavita presso l’ospedale Santobono di Napoli. L’intervento chirurgico, estremamente complesso, è stato realizzato grazie alla sinergia tra l’equipe di chirurgia plastica del Santobono e quella della chirurgia maxillo-facciale del Policlinico di Bari.

La piccola paziente si trovava in una situazione critica: il tumore, di notevoli dimensioni, ostruiva le vie aeree e l’apparato digerente, estendendosi dalla base del cranio fino al collo e creando aderenze con le tonsille e i vasi sanguigni vitali. I sintomi iniziali sembravano riconducibili a un ingrossamento delle adenoidi, ma la situazione è rapidamente peggiorata, portando a difficoltà respiratorie e deglutitive.

Intervento Chirurgico: Un’Operazione al Limite delle Capacità Mediche

Dopo un percorso che ha incluso il trattamento con chemioterapia all’ospedale Pausilipon, i medici si sono dovuti confrontare con un aumento significativo della massa tumorale. La diagnosi di neoplasia retrofaringea ha richiesto interventi urgenti, come una tracheostomia e una gastrostomia per garantire la sopravvivenza della piccola paziente.

L’intervento chirurgico, che ha avuto luogo sotto la direzione del dott. Marcello Zamparelli e della prof.ssa Chiara Copelli, è stato caratterizzato da una complessità notevole. “È stato necessario accedere chirurgicamente dalla mandibola, che abbiamo aperto come un libro per procedere con la rimozione del tumore”, ha dichiarato Zamparelli, evidenziando l’importanza di preservare la funzionalità della mandibola e delle strutture coinvolte.

La massa tumorale misurava ben 8 cm di diametro ed era situata in prossimità di arterie e nervi cruciali. “L’operazione è durata circa sei ore ed è stata completata senza complicazioni”, ha aggiunto la prof.ssa Copelli, evidenziando i rischi connessi all’intervento.

Il decorso post-operatorio della piccola è stato regolare, con un monitoraggio attento del risveglio dalla tracheostomia. Attualmente, è in corso un programma di alimentazione tramite gastrostomia per recuperare il peso.

Il direttore generale dell’Aorn Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna, ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’operazione, sottolineando: “Questo è un caso delicatissimo, affrontato con grande professionalità. La collaborazione con la Chirurgia Maxillo-facciale del Policlinico di Bari è stata fondamentale per offrire approcci innovativi ai nostri pazienti”.

Il dott. Antonio Sanguedolce, direttore generale del Policlinico di Bari, ha ringraziato l’equipe del Santobono e ha sottolineato l’importanza del lavoro sinergico tra le due strutture. “Siamo stati in grado di fornire supporto per una rapida organizzazione dell’intervento, restituendo speranza alla piccola paziente”.

Le esperienze condivise dai medici e dai familiari della bimba testimoniano non solo la competenza delle equipe chirurgiche, ma anche un forte impegno nella cura e nell’umanizzazione del percorso terapeutico.

Questa storia di resilienza è un esempio di come la collaborazione tra diverse istituzioni mediche possa portare a risultati straordinari, offrendo a piccoli pazienti la possibilità di un futuro migliore. Le équipe sanitarie sono ora focalizzate su un recupero completo e sulla qualità della vita della piccola, seguendo un approccio multidisciplinare.

Per ulteriori informazioni sulle innovazioni in campo chirurgico pediatrico, è possibile consultare le risorse ufficiali dell’AORN Santobono-Pausilipon e del Policlinico di Bari, che forniscono dettagli sulle tecniche chirurgiche all’avanguardia e sui caso clinici trattati.

-fonti ufficiali: Ufficio Stampa Policlinico di Bari, AORN Santobono-Pausilipon (ITALPRESS)-.

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