Bimba morta di malaria a Trento, aperta inchiesta per omicidio colposo
Sulla morte di Sofia, la bambina deceduta all’ospedale di Trento a causa della malaria, la procura vuole vederci chiaro. E’ stata aperta un’inchiesta e l’ipotesi di reato è quella di «omicidio colposo». I Nas si sono presentati all’ospedale Santa Chiara dove si sono fatti consegnare le cartelle cliniche che documentano i ricoveri della bimba. La stessa cosa al Civile di Brescia, ultima tappa della drammatica vicenda.
La Procura ha disposto l’esame autoptico sul corpo della piccola. Si cercano elementi per capire se ci siano state complicazioni che abbiamo accelerato il decorso negativo delle condizioni di salute della bimba. Si cercano elementi per verificare eventuali responsabilità.
Si cerca di capire la causa del contagio
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, non ha escluso che la piccola possa avere contratto la malaria durante il suo ricovero al Santa Chiara dove, nello stesso periodo, erano degenti due fratelli originari del Burkina Faso che avevano contratto la malattia (poi superata) durante un viaggio nel loro Paese. «Sarebbe un caso molto grave», ha commentato il ministro Lorenzin.
Il ministero ha inviato ispettori, esperti della malattia e della sua trasmissione attraverso le zanzare. Dal canto suo l’ospedale Santa Chiara ha già provveduto ad inviare a Roma e a consegnare ai Nas una relazione sull’accaduto, nella quale si esclude la presenza della malaria sul territorio trentino.
L’inchiesta della Procura cercherà di stabilire anche quando la piccola potrebbe aver contratto la malattia, cercando di fissare dei confini, per quanto possibile, al periodo di latenza, dal momento del contagio al manifestarsi dei primi sintomi, all’insorgere di quella febbre che da principio aveva fatto pensare ad una brutta forma influenzale.
Il calvario della piccola
Era stata portata al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Trento sabato scorso: poi la febbre alta, con picchi fino a 40 gradi. Quindi è stata trasferita a Brescia dove oltre alla Rianimazione pediatrica è presente un Istituto per le malattie tropicali. È deceduta tra domenica e lunedì.
La bimba era stata colpita da malaria cerebrale, la forma più grave della malattia. Questo tipo aggressivo di morbo viene trasmesso dal Plamodium Falciparum, la specie più aggressiva di un protozoo parassita trasmesso dalla zanzara Anopheles. La morte, nei casi più gravi, può arrivare entro 24 ore. La malattia è diffusa prevalentemente nell’Africa Sub-sahariana, in Asia, in America centrale e del Sud.
«La bimba – spiega l’ospedale – aveva il diabete, che nulla aveva a che fare con la malaria. Il periodo di latenza potrebbe fare pensare che l’avesse contratta prima, poi, certo, la presenza di due bambini malati qui fa insospettire. Il punto è che dovrebbe esserci stata qualche zanzara anofele, magari in dei bagagli».