Bimbo cinese nato a quattro anni dalla morte dei genitori

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Bimbo cinese nato a quattro anni dalla morte dei genitori, la coppia è morta a causa di un incidente stradale, avvenuto nel 2013, ma i nonni hanno lottato per usare i loro embrioni.

Una storia incredibile dai toni assurdi, resa possibile dalla caparbietà di genitori amorevoli.

Liu Xi e Shen Jie erano una coppia felice che aveva provveduto a congelare i proprio embrioni nella speranza di dare alla luce un figlio. Cinque giorni dopo il loro incidente avrebbero dovuto iniziare la procedura per la fecondazione in vitro eppure la sorte gli ha riservato un destino crudele, un incidente stradale ha stroncato la vita di entrambi.

Bimbo cinese nato già orfano

Un bambino nato orfano ma circondato d’amore, a rendere possibile la sua nascita sono stati i nonni che intraprendendo una lunga e tortuosa battaglia legale hanno ottenuto la custodia legale degli embrioni e grazie alle 28enne madre surrogata è venuto alla luce Tiantian ( il nome significa dolce).

Un caso senza precedenti, in Cina pratiche del genere sono del tutto illegali eppure i nonni del piccolo sono riusciti nella loro impresa. I neo genitori si sono rivolti ad una madre surrogata nel Laos e sono riusciti a trovare un agenzia ospedaliera che fosse disposta a congelare gli ormoni.

Gli embrioni, contenuti in una bottiglia di azoto liquido, sono stati trasportati in auto da loro stessi. L’impianto dell’Utero si è svolto a Laos.

Bimbo cinese: problemi con la nazionalità e la paternità

Dopo la nascita del piccolo Tiantian è sorta la problematica sulla nazionalità, la madre surrogata infatti ha viaggio dal Laos alla Cina con un visto turistico per poter partorire nella patria dei nonni.

I neo genitori hanno dovuto sottoporsi agli esami del Dna per attestare in via definitiva che il nascituro sia davvero loro nipote.

I nonni, intervistati da un giornale nazionale, hanno ammesso di non sapere ancora come spiegheranno al bambino le dinamiche della sua nascita.

Una storia che lascia aperti molti interrogativi: accanimento o amore incondizionato?

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