Biodiversità e sicurezza alimentare a rischio: Il pericolo della privatizzazione dei semi mediante brevetti
La privatizzazione delle sementi minaccia i piccoli coltivatori europei, che contribuiscono alla biodiversità. Le aziende agrochimiche brevettano le varietà create con mezzi tecnologici, limitando la libertà degli agricoltori. Le Nuove Tecniche Genomiche permettono interventi precisi sulla genetica delle piante, ma sono ancora regolamentate come gli OGM. Il Parlamento europeo sta discutendo della deregolamentazione delle NGT, con possibili implicazioni sui brevetti sulle sementi. L’EPO concede brevetti su varianti genetiche naturali, creando incertezza legale per i selezionatori. L’Ufficio europeo dei Brevetti è criticato per il numero e la qualità dei brevetti concessi, generando preoccupazioni sui conflitti di interesse.
La battaglia sui brevetti delle sementi in Europa
La privatizzazione delle sementi è al centro di una controversia che coinvolge i piccoli coltivatori in Europa. Centinaia di selezionatori di piante lavorano duramente per creare varietà migliorate di cereali, ortaggi e legumi, adattandole alle specifiche esigenze locali. Tuttavia, l’industria dei brevetti sta minacciando il lavoro di questi selezionatori, che possono trovare difficile piantare liberamente i semi che hanno creato senza dover pagare per i diritti di licenza.
Le Nuove Tecniche Genomiche stanno aprendo nuovi orizzonti nel miglioramento genetico delle piante, consentendo agli scienziati di intervenire in modo preciso sulla genetica delle sementi. Tuttavia, la questione della brevettabilità delle sementi ottenute tramite queste tecniche è ancora aperta, con dibattiti in corso sulla deregolamentazione delle NGT e sui possibili impatti sul settore agricolo europeo.
L’Ufficio europeo dei Brevetti è al centro di critiche da parte di piccoli coltivatori, organizzazioni ambientaliste e aziende, che accusano l’ente di essere incentivato a concedere brevetti, sollevando preoccupazioni su potenziali conflitti di interesse. La concessione indiscriminata di brevetti sulle sementi potrebbe minacciare la biodiversità e la sicurezza alimentare in Europa, con ripercussioni su agricoltori e selezionatori di piccole e medie dimensioni.
Mentre la battaglia sui brevetti delle sementi continua, è fondamentale monitorare da vicino le decisioni dell’EPO e l’evoluzione del dibattito sulle tecnologie genetiche, al fine di garantire una tutela adeguata per i produttori europei e la biodiversità del continente.
La privatizzazione delle sementi: una minaccia per i piccoli coltivatori
La battaglia silenziosa sulla privatizzazione delle sementi continua ad infiammare i piccoli coltivatori in Europa. Centinaia di selezionatori locali sono preoccupati per l’enorme quantità di brevetti depositati su varietà di cereali, ortaggi e legumi, minacciando la biodiversità e l’abbondanza di cibo nella regione.
Un’industria sementiera diversificata e basata sulla selezione naturale è ora a rischio a causa delle politiche sull’innovazione tecnica. Mentre le aziende agrochimiche sostengono di aver creato nuove varietà attraverso le Nuove Tecniche Genomiche, i selezionatori su piccola scala faticano a piantare liberamente o a condurre la ricerca senza pagare diritti di licenza.
Frans Carree, un selezionatore biologico, combatte contro una miriade di domande di brevetto presentate da multinazionali come BASF, Bayer e Syngenta per un pomodoro resistente al virus della rugosità bruna. Questo ostacola il suo lavoro e lo espone a incertezze legali e finanziarie che minacciano il futuro della sua attività.
Le implicazioni delle decisioni sull’ammissibilità dei brevetti sulle sementi potrebbero portare a una concentrazione del controllo aziendale, riducendo la diversità genetica e mettendo a rischio la sicurezza alimentare in Europa. La lotta dei selezionatori di piante europei contro i brevetti riflette una sfida più ampia sul futuro dell’agricoltura sostenibile nel continente.
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