Bioluminescenza: uno spettacolo affascinante ma a caro prezzo

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Le onde sembrano illuminarsi di una luce blu. Un fenomeno strano quello che si può notare sulla superficie marina durante le ore notturne. Si tratta della bioluminescenza. Questo fenomeno viene prodotto nelle onde da minuscole forme di vita vegetale marina: il fitoplancton. Piccoli organismi viventi adattati alla sospensione nel mare e nelle acque dolci. Il fitoplancton rappresenta una componente fondamentale degli ecosistemi acquatici.

Il biologo marino Woodland Hastings, della Harvard University, sostiene che varie specie di fitoplancton producono bioluminescenza.

La loro luce può essere osservata nei mari di tutto il mondo, persino in Italia. Qui sotto, infatti, potete vedere la bioluminescenza riscontrata nelle acque del Salento qualche giorno fa.

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Alcuni studiosi ritengono che la bioluminescenza possa rappresentare una forma di difesa per i microrganismi marini. Una sorta di segnale per sviare i predatori.
Nel 2015, centinaia di persone si sono recate nel fiume Derwent in Tasmania per celebrare la fioritura della Noctiluca, in una sorta di naturale “festival della luce”. Ma questo fenomeno, avvertono gli esperti, non è un fatto del tutto positivo. Per Anthony Richardson del CSIRO, il fenomeno è un “effetto dei cambiamenti climatici”.

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Ma non è tutto. Questo organismo è un vorace divoratore di diatomee. Il principale cibo del krill, i piccoli crostacei che compongono lo zooplancton di cui si cibano le mante e le balene. Grandi fioriture di Noctiluca possono affamare altri anelli della catena alimentare.
Quando muore la Noctiluca emette, in acqua, tossiche nuvole di ammoniaca, avvelenando così gli stock ittici locali. Insomma la bioluminescenza offre uno degli spettacoli più affascinanti, ma a caro prezzo.

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