Birmania, paese incantevole e sconosciuto: luogo di silenzio e sorrisi
La Birmania è un paese incantevole: un cocktail esotico e diverso da ogni altro di storia, cultura, natura, misticismo. Merita di essere conosciuto e credo che convenga andarci in fretta, prima che la pressione dei visitatori aumenti ancora togliendo fatalmente un po’ di fascino e di mistero all’esperienza.
Già ora, nella magnifica piana di Bagan, patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, che ospita più di tredicimila templi costruiti tra il 900 e il 1200, numerosi turisti sgomitano per fotografare il tramonto dopo essersi inerpicati su per i ripidissimi gradini della pagoda Shwesandaw, la più alta dell’area.
Il clima della Birmania è tropicale: la stagione delle piogge va, di norma, da maggio a ottobre, ed è preceduta da una stagione calda e premonsonica che dura da febbraio a maggio. Conviene andarci tra novembre e febbraio. Sono appena tornata da lì e vi racconterò alcune delle cose che ho visto.
In questa terra unica, il flusso turistico è ancora basso, motivo per cui, chi sceglie di visitare questi luoghi, può respirare un’aria densa di tradizione autentica.
Scopriamo i 5 luoghi da non perdere
1) Gli antichi e maestosi templi di Bagan si ergono in un’area di circa 40 chilometri quadrati, formando una sorta di museo a cielo aperto che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. La vista sulla vallata rimane impressa nella memoria;
2) Lo stupa, o monumento buddista, dorato Shwedagon Paya è uno dei simboli del Myanmar. Il colosso è alto 98 metri ed è circondato da molti piccoli templi ai quali si accede da quattro passaggi coperti che conducono in cima alla collina.
3) Il mare cristallino e l’atmosfera di pace e autenticità rendono le spiagge di Ngapali uno dei luoghi più belli della Birmania. Affacciata sul golfo del Bengala, la spiaggia di sabbia fine, dove spesso passeggiano donne con cesti di frutta sulla testa.
4) I mercati che si svolgono attorno al lago Inle sono una delle attrazioni più caratteristiche.