Birra: Dopo un anno difficile nel 2023, l’obiettivo è la crescita nel 2024.

Birra: Dopo un anno difficile nel 2023, l’obiettivo è la crescita nel 2024.

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Nel 2023, il settore brassicolo italiano ha dovuto affrontare diverse complessità, come l’inflazione e la riduzione del potere d’acquisto. Ciò ha portato alla contrazione del mercato in termini di produzione, importazioni, esportazioni e consumi. Nonostante le sfide incontrate, il settore si è dimostrato resiliente e capace di adattarsi alle nuove condizioni. L’Annual Report 2023 di AssoBirra ha evidenziato la solidità del settore birraio italiano, che ha continuato a reinventarsi con innovazione e investimenti. Tuttavia, per tornare a crescere, il settore necessita di un sostegno concreto da parte delle istituzioni.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza del settore birrario per l’economia italiana. Ha evidenziato i benefici apportati dalla legge quadro sul Made in Italy e ha annunciato il piano transizione 5.0, che supporterà la transizione digitale, energetica e ambientale delle imprese. Questo piano prevede anche risorse per la formazione del personale, rendendo le imprese italiane più competitive a livello europeo.

Nel 2023, si è registrata una contrazione della produzione di birra (-5,02%), dei consumi (-5,85%), dell’export (-5,36%) e delle importazioni (-7,5%). Tuttavia, nei primi mesi del 2024 sembra essersi arrestato il trend negativo, e se la stagione estiva segnerà una ripresa, le prospettive future potrebbero tornare positive. Questo grazie alla crescente cultura birraria e alla solida reputazione del prodotto italiano.

Infatti, la birra in Italia è diventata una bevanda da pasto, apprezzata per la sua leggerezza, versatilità e basso contenuto alcolico. Questo la rende ideale per essere consumata in diversi contesti e abbinamenti culinari. Il settore birrario contribuisce in modo significativo all’economia italiana, occupando oltre 100 mila operatori e generando un valore di 10,2 miliardi di euro.

AssoBirra sta lavorando attivamente per sensibilizzare le istituzioni sui fattori che influenzano il settore, come il cambiamento climatico, l’aumento dei costi e l’inflazione. In particolare, l’associazione chiede una riduzione strutturale delle accise sulla birra, al fine di stimolare la ripresa del mercato e favorire la crescita sostenibile a lungo termine del settore.

Nel 2023, la produzione di birra in Italia ha registrato una contrazione del 5,02%, mentre i consumi sono scesi del 5,85%. Le importazioni e le esportazioni hanno subito una flessione rispettivamente del 7,55% e del 5,36%. Il settore ha dovuto fare i conti con l’elasticità della domanda e la riduzione del potere d’acquisto, in particolare nel canale della Grande Distribuzione Organizzata.

Federico Sannella, vice presidente di AssoBirra per la Transizione Ecologica e la Sostenibilità, ha sottolineato l’importanza di investire nell’innovazione tecnologica e nello sviluppo sostenibile del settore. Il cammino verso la neutralità carbonica richiede un cambio di strategia a livello industriale e sistematico. Il settore brassicolo è chiamato a giocare un ruolo chiave in questa transizione.

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