Bomba d’ acqua a Cortina D’ Ampezzo: morta una donna
Si chiama Carla la vittima del violento nubifragio abbattutosi su Cortina. Mentre si trovava a bordo della sua auto, la donna è stata travolta da una colata di detriti e acqua esondata dal torrente Bigontina. La signora stava tornando a casa dopo aver lavorato alla festa campestre del sestiere di Alverà, a Rio Gere.
La donna, ex anestesista del Codivilla di Cortina, in pensione, è morta travolta con la sua auto sotto una colata di detriti a causa di una bomba d’acqua che si è abbattuta la notte di venerdì a Cortina d’Ampezzo.
Mentre, alla guida della sua Panda, attraversava un ponte della statale 51, che dalla localita’ Ampezzana porta a Passo Tre Croci, è piombata sulla strada l’imponente massa di detriti che ha travolto il mezzo, facendolo finire nell’alveo del torrente tra Riogere e Lago Scin. La colata di detriti ha invaso anche il piano terra di una decina di case e una diverse automobili, nella frazione di Alvera’, i cui proprietari hanno lanciato l’allarme chiamando i vigili del fuoco e i carabinieri. Nelle case vicino al Bigontina si misurano oltre un metro di acqua e detriti ai piani terra; i seminterrati sono completamente pieni di melma.
Chiesto lo stato di crisi nazionale
“Oltre allo stato di crisi già dichiarato” per l’area di Cortina d’Ampezzo “chiediamo anche lo stato di crisi nazionale perché la tragedia, sotto il punto di vista ambientale, è una tragedia importante per le migliaia, se non centinaia di migliaia di metri cubi di detriti formatisi. Sono stati devastati una pista e ponti”. Lo dice il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha effettuato un sopralluogo nella zona del disastro. “Ci sono una montagna di detriti, massi ciclopici, grandi come un container, tanto per dare un ordine di grandezza”, ha spiegato Zaia che sta valutando un piano per l’evacuazione.