Bombardamenti senza fine in Ucraina, nuovi passi di avvicinamento a Unione Europea
KIEV (UCRAINA) – Kiev compie ulteriori passi per l’avvicinamento all’Unione europea ma intanto al fronte il conflitto continua.
La guerra in Ucraina continua ormai da 115 giorni.
In base all’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, nella città di Severodonetsk continuano i combattimenti.
“Per migliorare la situazione tattica – afferma lo Stato maggiore ucraino -, le unità nemiche hanno tentato di effettuare operazioni di assalto fuori città, ma senza successo”.
Altri attacchi sono stati registrati a Lysychansk, Metolkino, Ustynivka e Voronovo.
Secondo l’intelligence britannica, nelle ultime 48 ore “la Russia ha probabilmente rinnovato i suoi sforzi per avanzare a sud di Izium, con l’obiettivo di avanzare più in profondità nell’oblast di Donetsk e di avvolgere la sacca di Severodonetsk da nord”.
Nella notte alcuni missili avrebbero colpito la raffineria di Kremenchuk, città che si trova a sud-est di Kiev, secondo quanto riferito dal governatore dell’Oblast di Poltava, Dmytro Lunin, citato da Kyiv Independent.
Nel frattempo, ieri è stato compiuto un altro passo per l’avvicinamento di Kiev all’Unione europea.
La Commissione europea, infatti, ha presentato il suo parere sulla domanda di adesione all’UE dell’Ucraina, dando il suo via libera allo status di candidato.
Adesso, però, dovrà decidere il Consiglio europeo.
“Siamo ormai a un passo dall’inizio della piena integrazione con l’Unione europea”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto messaggio ai suoi connazionali.
Per Zelensky “i valori ucraini sono valori europei.
Le istituzioni ucraine – ha continuato – mantengono la resilienza anche in condizioni di guerra.
Le abitudini democratiche ucraine non hanno perso il loro potere nemmeno adesso.
E il nostro riavvicinamento con l’Unione europea non è solo positivo per noi.
Questo è il più grande contributo al futuro dell’Europa da molti anni”.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha confermato che la questione sarà inserita all’ordine del giorno del Consiglio già per la prossima settimana.
Intanto da Mosca arrivano ulteriori messaggi.
L’Ucraina “che conoscevamo” in quei confini “non c’è più”, ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un’intervista a Sky News Arabia secondo quanto riporta Ria Novosti.
Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha usato parole chiare: “L’Occidente – ha detto – mina intenzionalmente le fondamenta internazionali in nome delle proprie illusioni geopolitiche.
L’era dell’ordine mondiale unipolare è finita, nonostante tutti i tentativi di conservarlo con qualsiasi mezzo”.
Foto agenziafotogramma.
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