Bombardieri chiede un confronto con Palazzo Chigi per evitare dazi che metterebbero a rischio 60 mila posti di lavoro

Il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, ha chiesto un confronto sulla questione dei dazi che potrebbero mettere a rischio fino a 60.000 posti di lavoro. Le imprese e i lavoratori italiani rischiano di subire perdite significative a causa di queste misure commerciali, specialmente nel settore meccanico, della moda e agroalimentare. Bombardieri propone diverse soluzioni, tra cui diversificare i mercati di esportazione, favorire i consumi interni e detassare gli aumenti contrattuali. Inoltre, l’Europa dovrebbe intervenire in modo coordinato anziché lasciare che ogni Stato si arrangi separatamente. La Uil ritiene che il Patto di stabilità sia un errore dal punto di vista economico e apprezza il cambiamento di posizione della Presidente del Consiglio su questo tema.
Uil: rischi per i lavoratori a causa dei dazi
A Napoli, durante un convegno sulla sicurezza organizzato dalla Uil Polizia, il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, ha messo in luce i rischi che i dazi imposti possono comportare non solo per le imprese, ma anche per i lavoratori. Con oltre 400.000 lavoratori impiegati in settori come il meccanico, la moda e l’agroalimentare, le possibili conseguenze di un ridimensionamento delle attività a causa dei dazi potrebbero portare alla perdita di fino a 60.000 posti di lavoro.
Bombardieri ha sottolineato l’importanza di intervenire tempestivamente differenziando i mercati di esportazione e favorendo i consumi interni. Propone inoltre la detassazione degli aumenti contrattuali e il rinnovo dei contratti come strumenti per stimolare l’economia nazionale. L’Europa, secondo il leader della Uil, deve dare una risposta chiara in merito ai dazi commerciali, evitando che cada su ogni singolo Stato la responsabilità di trattare con i partner commerciali, il che potrebbe indebolire ulteriormente il sistema economico.
Bombardieri ha infine criticato il Patto di stabilità, ritenendolo un errore dal punto di vista economico, e ha apprezzato il cambio di posizione della Presidente del consiglio sull’argomento. La Uil ribadisce la necessità di proteggere i lavoratori e di adottare misure concrete per preservare l’occupazione e sostenere l’industria italiana in un contesto internazionale incerto e sfidante.
La Uil chiede interventi urgenti per evitare la perdita di posti di lavoro a causa dei dazi
Il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, ha richiesto un confronto con la presidenza del Consiglio per affrontare i rischi derivanti dai dazi imposti, che potrebbero causare la perdita di fino a 60.000 posti di lavoro. In particolare, ha evidenziato il grave impatto che i dazi potrebbero avere su 400.000 lavoratori impiegati in aziende che esportano servizi e beni principalmente verso gli Stati Uniti, con un valore totale di quasi 70 miliardi di euro. Settori come quello meccanico, della moda e agroalimentare rischiano di subire un forte ridimensionamento se i dazi dovessero diminuire le attività del 10%, mettendo a rischio decine di migliaia di posti di lavoro.
Bombardieri ha sottolineato l’importanza di diversificare i mercati di esportazione e di incentivare i consumi interni attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e il rinnovo dei contratti. Ha anche evidenziato la necessità che l’Europa fornisca una risposta unitaria ai dazi, anziché lasciare che ogni Stato tratti separatamente, al fine di evitare una posizione di debolezza. Infine, ha criticato il Patto di stabilità come un errore dal punto di vista economico, in linea con la posizione assunta anche dalla Presidente del Consiglio. La Uil si impegna a continuare a sensibilizzare sull’importanza di intervenire tempestivamente per proteggere l’occupazione e sostenere l’economia italiana.
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