Brasile, altra strage in carcere: dieci morti, tre decapitati

Brasile, altra strage in carcere: dieci morti, tre decapitati

Altra strage in un carcere brasiliano, nella notte. Dieci morti, di cui tre decapitati. Un’ondata di violenza senza fine, che quest’anno conta già un centinaio di morti nelle carceri.

Dopo l’ultimo assalto che ha causato 33 morti, questa notte, nel penitenziario di Alcacuz, nel Rio Grande, in una sommossa tra bande rivali sono stati uccisi 10 detenuti. Il coordinatore del carcere, Zemilton Silva, ha dichiarato di aver ritrovato le teste di tre detenuti strappate via. Un’immagine cruda ed una violenza insensata. La polizia ha circondato la prigione e bloccato tutte le uscite, ma non sono riusciti ad entrare dentro, perché i detenuti sono armati.

Il carcere di Alcacuz non è nuovo a disordini. Nel novembre del 2015, in uno dei padiglioni venne scoperto un tunnel scavato dai detenuti stessi, che portava fuori dalla struttura. Il carcere è sovraffollato, infatti nonostante possa ospitare 620 persone, attualmente ce ne sono più di mille.

I casi precedenti

La notte del due gennaio nel carcere Anisio Jobim di Manaus, in Amazzonia, si è svolta una strage di 60 detenuti, di cui molti smembrati e decapitati. La causa fu uno scontro tra gang rivali. Quattro giorni dopo, come detto prima, avvenne la carneficina che fece 33 vittime nel penitenziario agricolo di Monte Cristo, in Roraima. Anche quella volta, secondo gli inquirenti, la strage fu causata da uno scontro tra gang.

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