Buon compleanno Marvel! Best Movie ad aprile festeggia 10 anni dell’MCU

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Buon compleanno Marvel! La Casa delle Idee! In occasione dell’uscita di Avengers: Infinity War e dei dieci anni del Marvel Cinematic Universe, Best Movie dedica la cover ai Vendicatori. In più, solo nella versione edicola, uno speciale di 16 pagine con le interviste a tutti i protagonisti

Un viaggio iniziato nel 2008 con Iron Man e che il 19 aprile raggiunge il traguardo dei dieci anni: Avengers: Infinity War è un punto di arrivo e una nuova partenza per il Marvel Cinematic Universe, e Best Movie, che con i Vendicatori ha un rapporto strettissimo fin dai tempi del primo film su Tony Stark, non poteva non celebrare la ricorrenza.

Con una cover story dedicata a Infinity War, innanzitutto, e un’intervista esclusiva a Robert Downey Jr., il volto-simbolo dell’avventura Marvel che si prepara a dare il suo addio all’universo supereroistico più ricco che si sia mai visto al cinema.

E poi con uno speciale di 16 pagine, disponibile solo nella versione edicola, che ripercorre dieci anni di copertine e interviste di Best Movie dedicate agli Avengers, un tuffo nella nostalgia accompagnato dalle parole di Downey Jr., Tom Holland, dei “tre Chris” (Hemsworth, Evans, Pratt) e di tutti i protagonisti dell’universo Marvel. E per non farci mancare nulla, anche Zerocalcare ci dice la sua sul Marvel Cinematic Universe…

Dagli eroi ai supercattivi, e non a quelli immaginari: nella controcover story di aprile potrete scoprire tutto su Escobar – Il fascino del male, il nuovo film dedicato al re della coca colombiana degli anni Ottanta, qui interpretato da un viscido, inquietante e violentissimo Javier Bardem. Il film, firmato da Fernando Léon de Aranoa, racconta la vicenda dal punto di vista di Virginia Vallejo, giornalista e amante di Escobar che qui ha il volto di Penélope Cruz: l’abbiamo intervistata in esclusiva, per farci raccontare com’è stato salire sul set a fianco del marito “trasfigurato” dalla malvagità del signore del cartello.

Il terrore è un altro dei grandi protagonisti di questo numero: ad aprile escono infatti Un posto tranquillo e Ghost Stories. Il primo, firmato e interpretato da John Krasinski, è la storia di una famiglia costretta a vivere in isolamento e nella quiete assoluta per evitare di attirare l’attenzione delle creature che hanno conquistato il mondo; per celebrare l’apocalisse silenziosa proposta dal film, Best Movie dedica uno speciale alla fine del mondo al cinema, da Mad Max a Matrix. Ghost Stories, invece, adattamento cinematografico della piéce teatrale di Jeremy Dyson e Andy Nyman, è uno degli horror più eleganti e spaventosi dell’anno, e Best Movie regala ai suoi lettori la possibilità di incontrare uno dei protagonisti del film, Martin Freeman, grazie a un contest che mette in palio tre ingressi al Romics 2018 e l’accesso al dietro le quinte del panel dedicato all’attore di Lo Hobbit e Sherlock.

Aprile è anche un mese ricco di interviste su Best Movie: Elio Germano ci racconta tutto su Io sono tempesta, il nuovo film di Daniele Luchetti del quale è protagonista, e Clara Alonso, ex star di Violetta, ci parla di Il tuttofare e della sua esperienza con Sergio Castellitto. Non solo: nel numero troverete le interviste a Charlie Plummer, giovanissimo protagonista di Charley Thompson, e a Francesca Mazzoleni e Sofia Viscardi, rispettivamente regista e autrice del libro da cui è tratto Succede. Per la rubrica Nuovi volti, infine, troverete un’intervista a Luigi Fedele, che dopo Piuma si cimenta con un ruolo delicato come quello dell’aspirante chef con la sindrome di Asperger inQuanto basta.

Anche la sezione A casa è ricca di novità, a cominciare dalle uscite home video del mese: Jumanji, innanzitutto, sequel del cult con Robin Williams, e Star Wars – Gli ultimi Jedi, l’attesissimo ottavo capitolo della saga creata da George Lucas. Troverete poi tutte le anticipazioni sulle serie Tv in arrivo nel mese, con i ritorni di Westworld e The Handmaid’s Tale, e nella rubrica A scena aperta firmata da Roberto Recchioni un omaggio a Sangue facile, il film d’esordio dei fratelli Coen che torna questo mese in versione home video.

Non manca infine la guida ai film in uscita, a cominciare dai due kolossal Avengers – Infinity War e Rampage – Furia animale passando per Molly’s Game, esordio alla regia del genio della sceneggiatura Aaron Sorkin, Charley Thompson, Il mistero di Donald C. con un disperatissimo Colin Firth, e poi tutte le uscite italiane, da Quanto basta aSuccede, da Io sono tempesta a Il tuttofare.

Ecco un estratto dell’intervista a Robert Downey Jr., realizzata da Elisa Leonelli

Quanto è cambiato il costume di Iron Man nel corso degli anni, e quanto si nota questo fatto in Infinity War?

«Nel 2007, quando ho indossato per la prima volta quell’armatura, mi è sembrato di mettermi addosso uno scaldabagno. Oggi la situazione è molto migliorata, ma rimane comunque un peso non indifferente da portare. In realtà ognuno di noi ha una croce da portare, qualcosa che lo mette in difficoltà, e per me è la tuta. Però devo dire che in questo film raggiunge l’apice del suo splendore, le succede qualcosa che non mi sarei neanche immaginato, una follia totale».

Dopo Infinity War e il capitolo successivo di Avengers, a quanto pare dirai addio alla saga: la cosa ti intristisce?

«L’universo Marvel è in un periodo di transizione, la saga degli Avengers si sta arricchendo con l’ingresso di nuovi personaggi, dell’intero gruppo dei Guardiani… la sensazione da dentro è che stia cambiando qualcosa di grosso. E a me le cose che cambiano mettono malinconia, anche quando cambiano per il meglio, perché so che non ci ritroveremo più tutti intorno a un falò a tenerci per mano e cantare tutti in coro, se capisci cosa intendo. Ci siamo fatti un mazzo così per dieci anni, ci siamo sostenuti a vicenda con l’entusiasmo… tutto questo un po’ mi mancherà».

Ecco un estratto dell’intervista a Penélope Cruz, realizzata da Valentina Torlaschi

Qual è l’aspetto che più ti ha affascinato scoprire di Virginia Vallejo?

«Il fatto che fosse una donna molto complessa, una donna con tante altre tipologie di donne al suo interno. Da un lato era una giornalista intelligente e preparata che era riuscita a fare carriera e a farsi rispettare in un ambiente di uomini; dall’altro era una donna un po’ superficiale che si vantava del suo rapporto con Pablo dicendo “sapevo che lui mi amava così tanto perché spendeva ogni settimana una gran quantità di denaro in voli privati affinché riuscissimo a vederci”. E nulla, lei diceva questa cosa con la stessa identica espressione con cui parlava di politica. Io non l’ho voluta giudicare per questo, anzi è stato molto affascinante interpretarla perché non era assolutamente una bambola, un’oca giuliva: sapeva che si stava cacciando nei guai ma quando ha voluto uscirne era troppo tardi».

L’incontro tra Pablo e Virginia ha segnato in maniera irreversibile la vita di entrambi.

«Sì, lei ad esempio è stata una figura fondamentale per il successo politico di lui: gli ha insegnato come comunicare con la gente e soprattutto con la stampa. Pablo si fidava ciecamente di lei da questo punto di vista e lei gli ha mostrato i trucchi di come parlare coi giornalisti».

Ecco un estratto dell’intervista a Elio Germano, realizzata da Gabriele Ferrari

Questo è il terzo film che fai con Daniele Luchetti, ormai sei un habitué del suo cinema, quindi almeno qualcosa di non sorprendente. Come sei stato coinvolto?

«Con Daniele ci sentiamo spessssimo, praticamente per tutti suoi i film, poi tante cose non vanno in porto, ma con Daniele non c’è bisogno di formalità, basta che mi dica quando iniziano le riprese e io so già che accetterò. Addirittura laprima versione della sceneggiatura di Io sono tempesta è stata scritta con il mio nome al posto di quello del personaggio – e non è la prima volta che lo fa».

Quindi ormai sei abituato a lavorare con lui. Ti sorprende ancora?

«Daniele si mette sempre in discussione, è una cosa che mi piace moltissimo di lui, ogni film è un’esperienza diversa. Non è un regista che ottenuto un successo cerca di replicarlo, piuttosto cerca strade nuove e linguaggi diversi. Anche Io sono tempesta è girato e ragionato in maniera diversa dal solito, nella sua tradizione di stupirsi, programmare il giusto ed essere aperto a quello che accade. Lo sviluppo del mio personaggio, come anche quello degli altri personagi che sono nel film, avviene nella pratica, in scena, più che sulla carta».

Il nuovo numero di Best Movie è in edicola dal 3 aprile

Il magazine è disponibile anche nella versione multimediale e interattiva su iOS e Android grazie a due App dedicate, a cui si aggiunge Best Movie Plus (iOS, Android) attraverso la quale è possibile scaricare e recuperare le edizioni speciali del mensile.

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