Bus fa una curva, passeggino finisce in strada: ricoverato il piccolo
Una curva azzardata del bus e il passeggino con dentro il bimbo è finito per strada. E’ accaduto tutto in pochissimi secondi, ieri a Villanova di Guidonia, comune alle porte di Roma. Il piccolo era con la mamma, una 29enne romena ancora in stato di shock. Immediatamente sono scattati i soccorsi, il neonato è stato prima trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli dove gli è stato riscontrato un sospetto trauma cranico con escoriazioni agli arti inferiori. Il piccolo è stato poi trasferito al Policlinico Gemelli dove è stato sottoposto a una Tac che ha dato esito negativo e dopo poche ore è stato dimesso.
Da stabilire se il guasto sia legato a imperizia o negligenza. A quanto ricostruito finora dagli investigatori, sembrerebbe che l’autobus procedesse nei limiti di velocità consentita.
Controlli sulla vettura
Intanto i carabinieri di Tivoli stanno eseguendo una serie di controlli sulla vettura, che è stato sottoposto a sequestro penale: assicurazione e documenti di circolazione sarebbero in regola, ascoltati anche diversi passeggeri. Resta da capire perchè la porta si sia aperta subito dopo il contatto con la carrozzina, mettendo così a repentaglio la vita del bimbo.
Dai primi accertamenti sembra che la culla si sia rovesciata, colpendo proprio la porta a vetri che si sarebbe spostata in avanti (come quando si apre per far salire e scendere i passeggeri), lasciando uno spazio di pochi centimetri nel quale è passato il corpicino. Solo per un miracolo il bimbo non è finito sotto le ruote del pullman e nemmeno sotto l’auto che lo seguiva.
L’azienda regionale dei trasporti intanto ha nominato una propria commissione d’inchiesta interna per verificare la dinamica dei fatti. Preliminarmente verranno ascoltate la versione dell’autista alla guida del bus delle 9.40 che collega guidonia e tivoli, e riscontrata la documentazione relativa agli interventi manutentivi effettuati sul veicolo.
Inoltre, fa sapere l’azienda, “si cercherà di appurare se siano state rispettate le norme sicurezza che vietano di salire a bordo con passeggini e/o carrozzine, se non ripiegati e disposti sotto al sedile”. Nel caso specifico, le verifiche interne mirano anche ad accertare se la carrozzina, posizionata nel posto dedicato ai disabili, fosse correttamente ancorata al veicolo. I vertici di Cotral, infine, “esprimono gioia e sollievo nell’apprendere che per il bimbo è stato scongiurato il pericolo di vita”.
Da stabilire se il guasto sia legato a imperizia o negligenza. A quanto ricostruito finora dagli investigatori, sembrerebbe che l’autobus procedesse nei limiti di velocità consentita.