Cacciatore di leoni, cade in un dirupo e muore
Un cacciatore di leoni, chi non ricorda la vicenda del veterinario torinese che circa una anno fa aveva pubblicato una sua foto, con un leone appena ucciso, suo trofeo di caccia. Molte furono le polemiche che seguirono alla vicenda, la rete si infuriò e gli animalisti non furono da meno chiedendo che fosse radiato dall’albo dei medici veterinari di Torino. Ebbene si, perchè a fare più scalpore fu il fatto che il cacciatore in questione fosse un veterinario, e questo rendeva più atroce il gesto compiuto.
La vicenda
È di questi giorni la notizia che il cacciatore di leoni 55enne sia morto dopo essere precipitato in un dirupo di montagna sopra Valprato Soana, nel Torinese. Si tratta proprio di lui, di Luciano Ponzetto, veterinario di Orio Canavese che un anno fa era finito nella bufera mediatica. Il veterinario su Internet, aveva pubblicato diverse immagini che lo ritraevano, dopo diversi safari, con animali anche appena uccisi.
Sembra però che l’uomo non abbia perso la sua passione per la caccia e questa volta il destino sembra averlo beffato: mentre inseguiva una preda, è scivolato sul terreno innevato è precipitato.
Dopo la diffusione dell’immagine, il cacciatore di leoni, Ponzetto, era stato minacciato di morte, e dichiarò. “So bene di non aver fatto nulla di irregolare – si era difeso lui -. Sono frastornato, mi trovo a dover rispondere di una fotografia vecchia di cinque anni. Adesso perfetti sconosciuti mettono in dubbio la mia professionalità, il mio lavoro e l’amore che ho sempre avuto per gli animali”. E aveva spiegato che avrebbe continuato a cacciare “fino a quando le leggi lo avrebbero permesso”.
La salma del veterinario, recuperata nel pomeriggio dal soccorso alpino di Valprato Soana, è stata portata all’ospedale di Cuorgnè a disposizione della procura di Ivrea.
I commenti:
Alla notizia della sua morte non sono mancati i commenti in rete: «Un killer in meno», «giustizia è fatta», «Dio c’è», sono alcuni dei commenti che accompagnano sui social le notizie della morte di Ponzetto. Ma c’è anche chi lo ha sempre difeso e continua a farlo anche oggi che non c’è più, tanti i suoi clienti, infatti, che lo hanno difeso e che anche oggi ne ricordano le doti umane e professionali. «Vergognatevi, è morta una persona, un essere umano prima di tutto» è uno dei commenti postati sui social.
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